Valentino Rossi, 25 anni di un mito
Circuito di Valencia 14 novembre 2021.
Si è chiusa in Spagna la straordinaria carriera di Valentino Rossi: l'ultimo gran premio della stagione ha visto il dottore chiudere alla decima posizione e trionfare Pecco Bagnaia, che simbolicamente raccoglie l'eredità di Valentino come prossimo campione italiano.

Il francese Fabio Quartararo ha vinto il mondiale della MotoGP ma l'attenzione era tutta su Valentino Rossi che ha corso per l'ultima volta nel Motomondiale. Rossi alla soglia dei 43 anni, come annunciato a inizio stagione, si ritira; alle spalle una carriera straordinaria: nove titoli mondiali conquistati, cinque dei quali vinti consecutivamente, dominando in maniera spettacolare dal 2001 al 2005; 432 gare totali disputate, 115 vittorie e 235 podi.
È l'unico pilota nella storia del motociclismo ad aver vinto un mondiale in ogni categoria: 125cc, 250cc, 500cc e MotoGP. Ha corso con diverse scuderie: Aprilia, Honda, Yamaha e Ducati.
Valentino, nato a Urbino e cresciuto a Tavullia, a due passi dall'autodromo di Misano, è considerato uno dei piloti migliori di sempre, forse secondo solamente a Giacomo Agostini (il motociclista più titolato della storia con 15 gran premi vinti); ma è difficile paragonare il motociclismo degli anni Sessanta e Settanta con quello moderno per via delle molte differenze.
A chi non conosce il mondo delle moto si descrive Valentino come "il Michael Jordan delle moto" o il "Maradona delle due ruote" perché lui è stato questo: una leggenda dello sport. Non solo per i suoi risultati in pista ma anche per la sua influenza nella cultura di massa.
Come dimenticare, poi, le storiche rivalità con Max Biaggi e Sete Gibernau nei primi anni 2000, con Casey Stoner e Jorge Lorenzo negli anni successivi (la gara della Catalunya nel 2009 è forse la più bella corsa di sempre) e la più recente con Marc Márquez.
A Valencia è stata una vera festa, 70mila tifosi lì solo per lui, a fine gara tra bandiere gialle e cori si è lanciato sulla folla e fatto crowd surfing come il suo idolo, la rockstar Jim Morrison.
"Ho cercato di vivere quest’ultimo GP nel mio stile. Doveva essere una festa, smettere era una scusa per fare un po' di casino. Magari smetto anche l’anno prossimo", così ha scherzato Rossi al microfono di Sky.
"I piloti dell’Academy VR46 sono ciò che lascio al Motomondiale. I loro caschi, dedicati a me, mi hanno fatto emozione, è stato bellissimo vederli, non potevano farmi una sorpresa migliore. Oggi grazie a loro ero ispirato, mi piace avere lasciato così". Così ha concluso Valentino Rossi aggiungendo di essere fiero di aver chiuso l'ultimo GP tra i dieci piloti più forti del mondo, non è stata una passerella ma una vera gara. Tutti i piloti a fine gara si sono uniti ai festeggiamenti a bordo pista celebrando insieme il grande campione.
Dopo aver firmato un enorme murale con il suo volto, Rossi ha ricevuto il premio di MotoGP Legend, un prestigioso riconoscimento per una carriera straordinaria.
Ora potrà riempire il vuoto lasciato dalle moto dedicandosi alla famiglia con la compagna Francesca Sofia: tra qualche mese, infatti, diventerà papà.
Una data speciale il 14/11/21: quasi come uno scherzo del destino, infatti, se sommiamo questi numeri otteniamo come risultato 46, proprio il numero appartenuto al papà graziano, con cui il dottore ha corso per 25 anni.
Come direbbe Guido Meda, storico telecronista della MotoGP: "Tutti in piedi sul divano!" ma, questa volta, per salutare probabilmente il migliore pilota che le corse di moto abbiano mai visto.
"Rossi c'è!" E ci sarà sempre.
Articolo a cura di: Francesco Rodorigo