Una maxi rissa allo stadio
Le immagini di ciò che è accaduto nel derby fra Nizza e Marsiglia hanno veramente dell’incredibile: una maxi rissa ha coinvolto tifosi, calciatori, allenatore ed addetti. Un parapiglia generale che ora attende l’arrivo di seri provvedimenti disciplinari.

Nel corso della partita succitata, Payet si appresta a battere un calcio d’angolo, in una posizione vicina alla curva degli ultras del Nizza. Il calciatore viene colpito alla nuca da una delle tante bottigliette scagliate dalla curva. È a quel punto che il giocatore reagisce, lanciandola a sua volta contro la curva. Un suo compagno di squadra scaraventa anche lui con un calcio un’altra bottiglietta. Ciò che succede dopo ha dell’inverosimile: una sessantina di tifosi del Nizza entra in campo cercando di aggredire i giocatori dell’Olympique Marsiglia, protagonisti dell’accaduto. I dirigenti delle due squadre, gli steward e alcuni calciatori cercano di ristabilire l’ordine. Sembra essere di diverso avviso Sampaoli, allenatore del Marsiglia, che inveisce contro un addetto alla sicurezza ed è trascinato fuori dal campo da un suo stesso calciatore…
Dopo un’ora e mezza di stallo e di tentativi effettuati per riportare gli eventi ad una sorta di tranquillità, la Prefettura autorizza il prosieguo della partita. Ma a presentarsi sul terreno di gioco è solo il Nizza; il Marsiglia non ha alcuna intenzione di continuare il match, anche per via delle aggressioni fisiche subite. L’arbitro, con il solo Nizza in campo, fischia la fine della partita. Fino a quando si è giocato, il risultato era di 1-0 in favore del Nizza, ma è molto probabile che venga assegnata una sconfitta per 3-0 a tavolino al Marsiglia.
È possibile anche un ricorso del Marsiglia, che non è sceso in campo, secondo quanto dichiarato dalla stessa società, per proteggere la propria incolumità fisica. L’opinione pubblica è scissa sulle responsabilità da attribuire, ma qualunque decisione sarà presa, difficilmente riuscirà ad eliminare né tantomeno arginare lo squallore dell’accaduto. Ancora una volta, si rende necessario implementare le misure di sicurezza attuate negli stadi, evidentemente non sufficienti ad evitare situazioni così spiacevoli. Le invasioni di campo, tra l’altro, non sono mai del tutto scomparse. Sono episodi che scoraggiano migliaia di genitori a portare i propri figli allo stadio, visto non più come un posto sicuro. Il calcio alla tv è bello, sì, ma quello nello stadio è tutta un’altra cosa ed è meglio che non si estingua.
Articolo a cura di: Mattia Vitale