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Un po’ di Hawaii a casa propria

Cari lettori, non stiamo parlando di come catturare Pokèmon o del Super Bowl americano, bensì di un’ottima idea per un pasto equilibrato, colorato e appagante!



Si mangia fredda e come ogni piatto unico ha il vantaggio di aumentare il senso

di sazietà, evitando di indurre picchi glicemici eccessivi e di spiluccare o dover ripiegare su un anonimo toast del bar.

Basta assemblare una fonte di carboidrati, una di proteine, una di grassi e infine tanti toppings, che rispettino i propri gusti e ciò che si ha in frigo.

Al supermercato troverete facilmente alimenti esotici: edamame pronti all’uso, granella di frutta secca per una nota croccante, bacche di Goji, salsa di soia!

Non sono indispensabili e se non fanno al caso vostro, “italianizzate” senza problemi la ricetta originale, sostituendoli con ingredienti di stagione, aceto balsamico, succo di limone e capisaldi della dieta mediterranea.

Si può partire con un cereale (riso, farro oppure quinoa e miglio per un’opzione gluten free) ma nella versione casalinga spesso compaiono anche taralli, friselle e patate.


Per la quota proteica non esiste solo il pesce: perché non sperimentare con la carne o con quella mozzarella che resta sempre in un angolo del frigo?

Per i più scettici consiglio di dare una possibilità anche al tofu: il segreto è

marinare e piastrare quel panetto che di per sé non ha un sapore particolarmente forte e può rivelarsi un ingrediente davvero versatile.

Se avete poco tempo una scatoletta di ceci o di fagioli borlotti è perfetta, soprattutto se abbinata a dei pomodorini e un filo d’olio “buono”.

Preziosi per l’organismo sono poi i famosi “superfoods”: semi di chia, mirtilli, l’avena con i betaglucani, melograno, rape rosse, broccoli, spinaci e cavolfiori. Questi alimenti, ricchi di nutrienti, contribuiscono al mantenimento del benessere fisico e apportano fitonutrienti, vitamine, antiossidanti e il giusto quantitativo di fibre.


Il consiglio è sempre quello di seguire un’alimentazione sana, completa, che gratifichi il gusto (e la vista quando possibile) e ci supporti in tutte le attività quotidiane, nell’ottica di uno stile di vita dinamico e non sedentario.

Il lavoro può essere già abbastanza grigio e monotono, perché non vivacizzarlo almeno con questa pausa pranzo, sognando spiagge caraibiche e “Aloha” floreali?



Articolo a cura di: Giulia Biamino



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