Tipi circadiani: dimmi quando dormi e ti dirò chi sei
L’infinità di sfaccettature che ci caratterizzano si esprimono, tra le altre cose, attraverso le abitudini di vita, tra cui anche il ritmo del sonno. Sappiamo bene che è necessario adattare i nostri ritmi biologici all’ambiente in cui viviamo: ci svegliamo a una certa ora per andare a scuola o al lavoro, pranziamo quando gli impegni della giornata lo permettono, di sera andiamo a dormire a un’ora che ci garantisca di poter dormire le famose otto ore di sonno notturno. Tutti questi orari che scandiscono le nostre giornate mettono in ombra il fatto che ognuno di noi ha delle “preferenze” per l’ora del risveglio, dei pasti, dei momenti di maggior vigilanza e così via. Tali preferenze vengono a galla soprattutto quando le nostre giornate sono libere da impegni: da una parte ci sarà chi si concederà di dormire fino a mezzogiorno, dall’altra chi continuerà comunque ad alzarsi di buonora senza alcuna difficoltà. Da una parte si trovano i tipi serotini, dall’altra i mattutini.

I serotini, o gufi, sono persone che preferiscono fare tardi la sera e dormire a lungo la mattina. Al contrario i mattutini, chiamati anche allodole, sono individui che preferiscono svegliarsi presto la mattina, momento della giornata in cui sono naturalmente più attivi e vigili. I serotini sono sempre più vigili a mano a mano che si avvicinano le ore della sera, mentre i mattutini sono più attivi nella prima parte della giornata.
Alcuni studi hanno cercato di capire se c’è qualche correlazione tra carattere di una persona e tipi circadiani, cioè con il fatto di essere mattutini o serotini. Sembrerebbe che i serotini siano più estroversi e i mattutini più introversi: i risultati hanno ricevuto però un debole supporto; dunque il livello di estroversione non dipenderebbe dalla preferenza circadiana.
Ma allora l’unica differenza tra serotini e mattutini sta negli orari in cui vanno a dormire e si svegliano?
In realtà la situazione è più complessa. Il fatto di essere serotino o mattutino ha un impatto sulle decisioni a breve termine, come organizzare le varie attività durante la giornata, ma anche a lungo termine, ad esempio nella scelta del lavoro. Di conseguenza, chi è fortemente serotino sposterà le attività più impegnative verso la sera, poiché è il momento in cui è naturalmente più attivo: non è raro, infatti, trovare forti serotini tra i gestori di locali notturni.
Il fatto di essere serotino o mattutino determina tutta una diversa distribuzione di alcune dinamiche fisiologiche durante la giornata, come ad esempio l’andamento del livello di vigilanza. Nonostante i nostri orologi biologici si sincronizzino con l’ambiente, come anticipato all’inizio, la preferenza circadiana è piuttosto stabile nella vita di una persona e il fatto di non rispettarla provoca conseguenze negative in termini di salute mentale e fisica. I serotini e i mattutini sono comunque i poli opposti di uno spettro: al centro si trova la maggioranza della popolazione, con tipo circadiano intermedio.
È possibile sapere con certezza il tipo circadiano a cui si appartiene? La risposta è sì: esistono diversi test che indagano le abitudini di sonno e, in base al punteggio ottenuto, permettono di capire la propria preferenza circadiana. Il più famoso è il MEQ, compilabile anche in italiano al seguente link: https://chronotype-self-test.info/index.php?sid=61524&newtest=Y
Nella scheda del risultato, oltre al tipo circadiano, troverete anche dei consigli utili e personalizzati in base alle vostre risposte. Buon divertimento!
Articolo a cura di: Isabella Rancan