Stratocaster e Telecaster: due sorelle che hanno fatto la storia del rock
Avevo preparato già da tempo l’idea per questo articolo: sapevo che avrei voluto scrivere un omaggio alla leggendaria Fender Stratocaster. Documentandomi, mi sono resa conto che la storia di questo modello di chitarra elettrica è strettamente intrecciata a quella di un’altra chitarra prodotta dalla Fender, la Telecaster. Ho voluto quindi riorganizzare i piani.

La Stratocaster, o “Strat”, è una delle chitarre elettriche solidbody più iconiche della scena musicale dell’ultimo secolo ed è stata il modello prediletto da titani del rock come Jimi Hendrix e Mark Knopfler. Tale successo deriva anche dal fatto che è uno strumento esteticamente armonizzato, dalle forme sinuose ed eleganti che chiunque potrebbe apprezzare. Ogni elemento è perfettamente incastonato al posto giusto nello strumento, conferendo alla chitarra l’aria di essere una vera e propria opera d’arte.
Dando uno sguardo alla storia della Stratocaster, iniziata nel 1954, è chiaro che si tratta di una storia ricca di successi. Anche se la Strat è una solidbody, una chitarra dal corpo pieno e per questo diversa delle tradizionali chitarre con cassa armonica “vuota”, ha riscosso comunque un gran successo a partire dallo stesso anno di lancio. Come mai questa notorietà fin da subito? Con un paragone piuttosto infelice, potremmo dire che la Strat è come la sorellina minore di due figlie, quella con la strada già spianata in certe dinamiche di famiglia. La Stratocaster è stata infatti il risultato di un aggiustamento della prima chitarra elettrica solidbody prodotta dalla Fender, la Telecaster, uscita circa 4 anni prima e inizialmente disprezzata dal pubblico di intenditori perché totalmente diversa dalle altre chitarre in circolazione a cui erano abituati.
A differenza della Telecaster, la Strat ha forme più sinuose ed è meno spigolosa, aspetti che garantiscono un migliore comfort al chitarrista. L’entrata per il jack si trova sul top del corpo e non a lato come nella Tele e il numero dei pick-up single coil per la Strat sale a 3. Un’altra differenza riguarda l’unità di vibrato, di cui la Telecaster è priva: si tratta di un tipo di ponte mobile che permette al musicista di variare temporaneamente la tensione delle corde, muovendo una leva meccanica.

A questo punto potrebbe sembrare che la Telecaster sia stata un fallimento, ma non è così: insieme alla Strat, è uno dei cavalli di battaglia della Fender Musical Instrument Corporation ed è diventata il modello prediletto di grandi chitarristi come Bruce Springsteen, Keith Richards e Andy Summers.
Per quanto riguarda la colorazione del corpo degli strumenti, i primi modelli avevano una tonalità “Sunburst”: a partire dai bordi verso il centro venivano applicate delle sfumature di nero, rosso e giallo. Erano rari i modelli dipinti con colori forti e pieni, ma con il passare del tempo i responsabili dell’azienda si resero conto della potenzialità economica di introdurre un listino di colori “Custom Shop”. Il cliente poteva scegliere uno strumento con colorazione Sunburst oppure, pagando un sovrapprezzo, acquistare una chitarra con un colore dal nome elegante, come Lake Placid, Blue Metallic o Shoreline Gold Metallic.
Con il tempo la linea Custom Shop è diventata sinonimo di qualità e indice di prodotti esclusivi. Ancora oggi vengono venduti strumenti Custom ed è stata ampliata la gamma di servizi offerti. Il cliente può propendere per le Masterbuilt guitars, costruite da personale altamente specializzato che cura ogni dettaglio, oppure può aggiudicarsi una chitarra in edizione limitata, cioè un certo modello viene creato in una serie numerata di pochissimi esemplari. In aggiunta, la Fender ha prodotto e tutt’ora produce chitarre con firme di rinomati musicisti: la prima fu la Eric Clapton Stratocaster, a cui si sono aggiunte la Hendrix Stratocaster, la Jimmy Page Telecaster, la Curt Kobain Jaguar, solo per citarne alcune.
Ciò che spinge un musicista a creare una chitarra personalizzata si comprende da una frase di Jimmy Page:
«Ognuno ha il proprio carattere, e questa è la cosa che mi ha stupito fin dal giorno in cui ho iniziato a suonare. L'approccio di ognuno a ciò che viene fuori dal far vibrare le sei corde è diverso da ogni altra persona, ed è tutto valido.»
Sta al chitarrista scoprire quale chitarra fa più al caso suo, quale gli permetta di esprimere al meglio il proprio carattere. Ma questo non vuol dire che chi non sia in grado di suonarla o abbia iniziato da poco non sappia ugualmente apprezzare questi strumenti, sia dal punto di vista sonoro, che estetico e strutturale. D’altra parte Leo Fender, che aveva fondato l’azienda e progettato i primi modelli di Telecaster e Stratocaster, non aveva mai imparato a suonare la chitarra.
Articolo a cura di: Isabella Rancan