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Sofia Goggia: la sciatrice italiana vincitrice dello scorso superG di Val D’Isère

Sofia Anna Vittoria Goggia, classe ’92, è una sciatrice alpina professionista di origine bergamasca. Ha guadagnato ben tre titoli per la discesa libera che la rendono celebre al pubblico: quello di campionessa olimpica 2018 a Pyeongchang (Corea del Sud) e quello di vincitrice per ben due volte della Coppa del Mondo (2018 e 2021), aggiunti poi a due medaglie mondiali. Successivamente, proprio lo scorso 19 dicembre, Sofia ha deciso di continuare a scrivere la storia dello scii alpino italiano, vincendo il SuperG di Val D’Isère con un tempo di 1: 19.23 e contribuendo così a regalare emozioni indescrivibili ai suoi sostenitori, soprattutto nella seconda parte della gara. Costretta al secondo posto proprio per le capacità di questo giovane talento, è la norvegese Mowinckel, che impedisce un podio tutto azzurro, seguita infatti da un’altra campionessa italiana: Federica Brignone, classe ’90, di origini milanesi.



Tornando a focalizzarci sulla scoperta di qualche curiosità in più sulla fresca campionessa di quest’ultimo torneo tra le vette francesi, è interessante che Sofia abbia deciso di dedicare il suo tempo, fin da molto piccola, alla pista da scii. Fin dall’età di tre anni, infatti, ha preso parte a delle lezioni in questo campo, con lo scopo di prendere familiarità con questo sport, partendo dalle piste di Foppolo, piccolo comune Lombardo. Poco dopo viene tesserata per vari Club sciistici specializzati come il “Radici Group” o il “Rongai” di Pisogne. Il suo debutto competitivo risale al 2007 in una gara nazionale giovanile a Livigno; seguono poi le competizioni del supergigante della stessa categoria a Caspoggio, luogo dove poco tempo dopo partecipa alla Coppa Europa. Queste sono solo le prime tra le numerose gare a cui la campionessa prende parte lungo la sua carriera sportiva, già oggi orgoglio nazionale italiano. Nonostante la sua giovane età, infatti, ha già raggiunto moltissimi obiettivi e chissà quanti ne avrà ancora da mostrarci; e perché no, rivolgendosi anche al celebre Alberto Tomba (giunto alla soglia dei suoi 55 anni), sicuramente trepidante verso inediti risultati di uno sport come lo scii alpino, protagonista della sua vita.



Articolo a cura di: Silvia Bulzomi



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