Senjutsu: la tattica e la strategia orientale si miscelano con il metal dell’occidente
Il nuovo lavoro degli Iron Maiden sta ottenendo un successo inaspettato tanto da scalare le classifiche musicali mondiali. Nuove sonorità e riferimenti alla cultura nipponica caratterizzano l’ultimo lavoro dei nostri amati Irons.

A sei anni dal precedente lavoro discografico, gli Iron Maiden con quarant’anni di carriera alle spalle si confermano al n.1 della classifica ufficiale Fimi/Gfk con il loro diciassettesimo album in studio dal titolo “Senjutsu”, uscito lo scorso 3 settembre. L’album è stato registrato a Parigi con il produttore di lunga data Kevin Shirley e co-prodotto da Steve Harris. Una dichiarazione di intenti per il diciassettesimo lavoro in studio della storica band metal britannica, che raccoglie dieci canzoni che si muovono tra hard rock e metal classico con uno sguardo a territori fin qui inesplorati.
Senjutsu, rispetto ai precedenti lavori, si spinge ancora oltre, nel percorso stilistico degli ultimi anni che ha visto il gruppo virare in maniera decisa verso composizioni sempre più dilatate. Una fase inaugurata con l'album "A Matter of Life and Death" e poi proseguita con "The Final Frontier" e soprattutto con "The Book of Souls".
Steve Harris: «Abbiamo scelto di registrare di nuovo al Guillaume Tell Studio in Francia perché il posto ha un’atmosfera così rilassata. Il setup lì è perfetto per le nostre esigenze; l’edificio è stato un cinema e ha un soffitto molto alto, quindi c’è un’ottima acustica. Abbiamo registrato questo album nello stesso modo di “The Book Of Souls”: scrivevamo una canzone, la provavamo e poi la mettevamo insieme quando era tutto chiaro nelle nostre menti. In questo album ci sono alcuni brani molto complessi che hanno richiesto molto duro lavoro per farli risultare esattamente come volevamo che fossero, quindi il processo è stato a volte molto impegnativo, ma Kevin è bravo a catturare l’essenza della band e penso che ne sia valsa la pena! Sono molto orgoglioso del risultato e non vedo l’ora che i fan lo ascoltino.»
I maiden hanno registrato l’album nei primi mesi del 2019 durante una pausa dal “Legacy tour” in modo da poter massimizzare il tour ed avere: «ancora un lungo periodo di set up prima dell’uscita per preparare una fantastica copertina dell’album e qualcosa di speciale come video», chiosa Bruce Dickinson, vocalist della celebre band.
Nonostante le difficoltà dovute alla situazione pandemica l’opera presenta una varietà non indifferente nelle composizioni e nelle sezioni ritmiche che risuona come una ventata di novità inaspettata da parte di un gruppo che ha scritto la storia del genere hard rock – metal.
Il batterista Nico McBrain ha spiegato che per lungo tempo nessuno ha saputo dell'esistenza di questo disco, nemmeno la casa discografica, gelosamente custodito nel computer di Steve Harris con la consegna del silenzio assoluto per gli altri membri della band.
Per Senjutsu – tradotto liberamente come “tattica e strategia” – la band ha nuovamente arruolato Mark Wilkinson per creare la spettacolare copertina a tema Samurai, basata su un’idea del bassista Steve Harris. Con una durata di poco meno di 82 minuti, l’album – come il loro precedente disco The Book Of Souls, è un doppio CD/triplo vinile composto dai seguenti brani:
01. Senjutsu (Smith/Harris) 8:20
02. Stratego (Gers/Harris) 4:59
03. The Writing On The Wall (Smith/Dickinson) 6:13
04. Lost In A Lost World (Harris) 9:31
05. Days Of Future Past (Smith/Dickinson) 4:03
06. The Time Machine (Gers/Harris) 7:09
07. Darkest Hour (Smith/Dickinson) 7:20
08. Death Of The Celts (Harris) 10:20
09. The Parchment (Harris) 12:39
10. Hell On Earth (Harris) 11:19
Articolo a cura di: Giuseppe Mafrica