Scrivimi (Magari ti amo ancora) di Riccardo Bertoldi edito Rizzoli
«Parlami dei tuoi sbagli, perché è di questo che siamo fatti: di quei piccoli errori che ci hanno spinti ad uscire di strada. Quante volte ti sei accontentata di un mezzo sorriso?»
Riccardo Bertoldi reduce dai successi dei libri precedenti: “Resti?” e “Abbiamo un bacio in sospeso (io e te)”, torna a farci emozionare con un romanzo ricco di sentimenti ed in cui il leitmotiv principale è sempre l'amore. L’amore sotto le sue mille sfaccettature.

Protagonisti della storia sono due coppie appartenenti a generazioni diverse: Elisabetta ed Alessandro e Lorenzo e Beatrice. Elisabetta ed Alessandro rappresentano una coppia matura, sono sposati da diversi anni ed hanno due figli. Dopo tanti anni di matrimonio e, il sopravvento inevitabile della routine, qualcosa nel loro rapporto si è incrinato. In modo inspiegabile hanno iniziato ad allontanarsi l'uno dall'altra, a far emergere il silenzio piuttosto che il sano dialogo di coppia.
«Non esistono rapporti perfetti, ma solo rapporti imperfetti da tenere insieme riducendoli e rattoppandoli se si strappano qua e là».
Mentre Lorenzo e Beatrice sono l'emblema della coppia giovane, delle farfalle nello stomaco, del primo amore, dei primi dubbi e delle paure. Così il romanzo si snoda sotto il duplice punto di vista dei due narratori principali: Lorenzo ed Elisabetta.
«Forse ci sono troppi dolori e troppe incomprensioni fra di noi per dirti che non ti amo più, perché se spoglio il nostro amore da tutto quello che non va, mi sembra ancora di vedere vicino a me l’uomo di cui mi sono innamorata, ed è come se stessi tutti i giorni ad aspettarlo, con il terrore e la consapevolezza di sapere che quando aspetti qualcuno per tantissimo tempo, magari poi arriva quando è troppo tardi».
Elisabetta è una moglie, una mamma, ma è soprattutto una donna, ed alcune mancanze accumulate nel tempo giorno dopo giorno iniziano a farsi sentire e ad accumularsi sul cuore. Sorge la paura di perdersi, di darsi per scontati, e quelle piccole attenzioni che un tempo li univa e li rendeva vivi iniziano a venire meno. Da qui, inevitabilmente, la paura di perdersi e di non riuscire più a trovare '' quel collante'' che li ha sempre uniti e li ha portati fino al presente. Da donna è facile immedesimarsi nei sentimenti e nelle emozioni di Elisabetta, ma ciò è dato anche dalla bravura di Riccardo di riuscire a mettere nero su bianco le emozioni e gli stati d'animo dei protagonisti.
«Non credo negli amori immediati, credo negli amori che si aspettano, che continuano a cercarsi senza sapere se si incontreranno mai. Credo negli amori che avrebbero potuto essere e che magari saranno, quelli che ti restano dentro come un formicolio al centro del petto. Un formicolio che sta lì, tutti i giorni, a ricordare che forse l’amore che cerchi è quello che deve ancora arrivare».
Diversa è la situazione per Lorenzo, un ragazzo determinato, coraggioso, con tanti sogni da realizzare e aspettative da non deludere. Lorenzo e Beatrice vivono il loro amore sulle montagne russe, vivono di colpi di testa, e di slanci emotivi. Il “caso” nelle loro vite gioca un ruolo molto importante, ma vedremo come il susseguirsi degli eventi ribalterà la situazione in parecchie occasioni.
«Non importa se ami da qualche giorno oppure da tanti anni, l’amore non deve fare silenzio, deve fare rumore».
La narrazione è impostata alternando il punto di vista di Elisabetta con quello di Lorenzo. All’interno del romanzo, alla fine di alcuni capitoli, sono presenti dei codici QR che ci permettono di visualizzare alcuni brevi video inerenti alla storia. Inoltre, a fine libro è possibile trovare un’accurata playlist di tutti i singoli brani che scandiscono ed accompagnano il ritmo della storia.
«Quando qualcosa non va vado al mare. La prima volta avevo dodici anni, avevo appena scoperto che la mia fidanzatina di allora mi aveva tradito con il mio compagno di banco e avevo perso la voglia di tutto. Ci ho messo tanto tempo a superarla, perché quando fai i primi passi dentro l’amore e scopri quanto può fare male rimani sempre smarrito per un po’».
Lo stile di Riccardo si presenta molto pulito e giovanile, una trama dolce e riflessiva, la quale permette al lettore, di qualsiasi genere ed età, di immedesimarsi nei protagonisti della storia, e di trovare qualche sfumatura che in qualche modo lo rappresenti. I protagonisti della storia risultano essere ben delineati, soprattutto, dal punto di vista caratteriale ed emotivo. Due storie apparentemente agli antipodi, ma in realtà più simili che mai. “Scrivimi (magari ti amo ancora)” è un libro versatile e piacevole da leggere. L’amore raccontato e descritto tra le sue pagine, vi permetterà di trascorrere piacevoli ore di lettura e di emozionarvi insieme ai protagonisti della storia.
Articolo a cura di: Gisella Carullo