Samantha Cristoforetti tornerà nello spazio nel 2022
L’ astronauta Samantha Cristoforetti si prepara ad affrontare nel 2022, una nuova missione spaziale dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), che la vedrà nuovamente coinvolta a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

L'annuncio di una seconda missione per AstroSamantha era stato dato a fine 2019, in occasione della conferenza ministeriale dell'Esa e ribadito all'inizio dell'anno dal presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Giorgio Saccoccia. Proprio questo 3 marzo, l’Asi ha ospitato l'incontro online nel quale è stato ufficializzato l'annuncio. L'incontro ha rappresentato anche l'occasione per la prima uscita pubblica del nuovo direttore generale dell'Esa, Josef Aschbacher, che è entrato in carica il primo marzo; tra i presenti ovviamente il presidente dell'Asi Giorgio Saccoccia, il direttore dell'Esa per l'Esplorazione Umana e Robotica David Parker e, naturalmente la stessa Cristoforetti. L’astronauta ha osservato più volte come la Stazione Spaziale Internazionale sia “l’avamposto dell'umanità nello spazio, una meraviglia ingegneristica, luogo di cooperazione internazionale pacifica e fruttuosa, un laboratorio interdisciplinare dedicato alla scienza in ambiente di microgravità”.
Dunque un ambiente molto importante per lei che ha quasi sapore di casa e per il quale si è addestrata tanto, circa due anni, prima di raggiungerlo e trascorrere in orbita 199 giorni tra il 2014 e il 2015, nella sua ultima missione in veste di ingegnere di volo per la spedizione 42/43.
Questa volta però la Cristoforetti metterà piede sulla ISS (International Space Station) da civile e non più indossando le mostrine dell’Aeronautica Militare che ha sempre portato e mostrato con fierezza sin dal 2001, anno in cui fu ammessa nell’accademia aeronautica di Pozzuoli, e poi dal 2009, anche nei corridoi del centro di addestramento degli astronauti europei a Colonia, in Germania, dopo essere stata selezionata dall’Agenzia Spaziale Europea. Samantha Cristoforetti ha infatti deciso di congedarsi dalla Forza Armata italiana affermando che, dopo diciannove anni di militanza del corpo e conclusi i suoi obblighi di ferma, oggi è pronta per concentrarsi unicamente al suo lavoro, quello di cosmonauta e terminare la sua esperienza con l’aeronautica che tuttavia stava rappresentando, soprattutto negli ultimi anni, solo un valore simbolico, come affermato dai lei stessa: “Da Esa dipendo per l’impiego quotidiano e da Esa percepisco lo stipendio. L’appartenenza alla Forza Armata ha avuto negli ultimi dieci anni un valore simbolico e affettivo. Non sto cambiando
mestiere o assumendo un nuovo incarico, continuo ad essere un’astronauta dell’Esa”.

Mostrine o non mostrine, stellette o meno, ad AstroSamantha ora interessa solo concentrarsi ai numerosi studi e al programma di ricerca scientifica molto importante che la aspettano sulla ISS. Continuerà infatti, molti degli esperimenti nazionali già in corso dell'Agenzia spaziale italiana avviati dal suo collega Luca Parmitano. Porterà avanti l'installazione dello European Drawer Rack-2, una stampante in 3D per i metalli che produrrà pezzi metallici, fondamentale per l'esplorazione futura e per assicurare maggiore autonomia anche dal punto di vista logistico in vista di missioni ad esempio, intorno alla Luna e, un giorno, anche più lontano. Ci sarà anche il primo esperimento sulla piattaforma esterna Bartolomeo per la misurazione della densità degli elettroni nel plasma dell'alta atmosfera per capire come influenza le nostre comunicazioni e i satelliti di navigazione; tutte tecnologie che a detta di Samantha “ci vengono dallo Spazio e di cui disponiamo grazie agli assetti spaziali e che ormai diamo tutti per scontate".
Articolo a cura di: Luigi Chianese