Prevenire è meglio che curare, tu lo fai?
Il continuo progresso tecnologico in ambito medico e il fare sempre più affidamento su macchinari scientifici altamente precisi porta gradualmente a dimenticare l’effettiva importanza della auto - conoscenza del proprio corpo.

Spesso, quando si parla della salute del proprio corpo, ci si sente impreparati ed impotenti ma il primo passo per notare eventuali cambiamenti è conoscersi attentamente e sapersi controllare periodicamente per prendersi cura di se stessi, come ognuno fa, ad esempio, con la propria casa. ”Giocando” quindi, ad un’indagine autonoma, ognuno di noi ha la possibilità di aiutarsi e aiutare nella difficile battaglia della prevenzione.
Trascorso Ottobre, mese dedicato alla sensibilizzazione della prevenzione del tumore al seno, che ha visto prendere atto numerose nobili iniziative da parte di molteplici associazioni impegnate in questo campo, il tema continua a restare di estrema importanza.
Il mondo scientifico avvalla quasi totalmente l’importanza dell’autopalpazione, o Breast Self Examination (BSE), come prima linea di prevenzione. E’ fondamentale che procedure come questa smettano di far parte di una serie di taboo che coinvolgono parti del nostro corpo perchè, pur non essendo un metodo diagnostico del quale si può definire sensibilità e accuratezza certa, resta un’arma fondamentale che ognuno ha a disposizione.
Ebbene si, anche se in percentuale molto minore, il tumore mammario può colpire anche gli uomini.
L’autoesame del seno, consigliato a partire dai 20 anni, consiste in due processi: l’osservazione e l’autopalpazione. E’ consigliato procedere con questo esame mensilmente. Per le donne il momento migliore è alcuni giorni dopo la fine del ciclo mestruale o, in assenza, in una data fissa.
Ecco una breve lista da tenere a mente per l’esecuzione di questa semplice ma utile procedura:
Durante la fase di osservazione, che può essere svolta davanti uno specchio, si va a notare la presenza di alcuni cambiamenti della forma, del colore della pelle del seno, eventuali rigonfiamenti, cambiamenti dei capezzoli o qualsiasi altro tipo di modifica (come la fuoriuscita di liquido) che si può presentare quando, durante questa fase si tengono le mani prima strette sul bacino, poi sopra la testa e infine lungo i fianchi.
Successivamente si può procedere con l’autopalpazione. Questa fase può essere praticata sia in posizione eretta che supina.
Viene consigliato di iniziare ponendo il braccio destro dietro la nuca e, con l’aiuto della mano sinistra, palpare la mammella destra andando a cercare eventuali masse anomale o cambiamenti nella consistenza del tessuto. Per rendere ancora più preciso questo processo, è consigliabile procedere con le dita tese e con un movimento “up and down” cioè dall’alto verso il basso in maniera verticale e con movimenti circolari. E’ importante coprire, durante l’analisi, la superficie più ampia possibile, fino all’ascella e di ripetere il processo con tre diversi livelli d’intensità di pressione al fine di raggiungere anche i tessuti più profondi. Terminato il seno destro, si può procedere con l’altro ponendo questa volta il braccio sinistro dietro la nuca.
Questa pratica, anche se utile, non deve sostituirsi a controlli regolari effettuati da specialisti e a esami specifici che sono fondamentali per diagnosticare correttamente eventuali anomalie.
Un aiuto pratico può venire, anche questa volta, dall’informatica: sono disponibili sui diversi store dei sistemi operativi diverse app che aiutano gli utenti sia a ricordare periodicamente di autocontrollarsi, sia ad indicare la corretta procedura. Sono app funzionali, intuitive, che occupano poca memoria: stanno bene accanto alle tante applicazioni di giochi e intrattenimento, sono di buona compagnia e ci fanno anche bene, assolutamente da scaricare!
Le informazioni presenti in questo articolo non sostituiscono le istruzioni e i consigli del proprio medico. Per ulteriori informazioni o chiarimenti rivolgiti al tuo medico di famiglia o ad uno specialista.
Marco Terrana