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OnlyFans dentro le polemiche per le nuove linee guida

OnlyFans che chiude le porte ai contenuti per adulti è l’ennesimo schiaffo a una categoria di effettivi lavoratori non ancora riconosciuti pienamente come tali.



OnlyFans, il famoso sito web conosciuto specialmente per la condivisione di materiale per adulti, ha deluso e infastidito molti utenti e creators a causa della notizia, pubblicata recentemente, su un futuro cambio delle linee guida della piattaforma. Da ottobre, infatti, non sarà più possibile condividere materiale pornografico, anche se verranno comunque accettate alcune foto di nudo purchè coerenti con le nuove disposizioni non ancora specificate.


Ma facciamo un passo indietro, che cos’è nello specifico OnlyFans? Come anticipato, si tratta di un sito online che offre un servizio di intrattenimento tramite abbonamento, perciò non stiamo parlando di una piattaforma creata allo scopo di diffondere esclusivamente materiale pornografico come altri siti, bensì di un canale sicuro per ricevere un pagamento immediato in seguito alla creazione di uno svago per l’utente. Trattandosi sempre di intrattenimento, molte sexworkers si sono affidate alla piattaforma per poter svolgere il lavoro in modo totalmente protetto, e anche sicuro sotto il punto di vista della retribuzione. Con l’avvento della pandemia, poi, OnlyFans è diventato fondamentale per molte donne lavoratrici all’interno del settore della pornografia, le quali sono riuscite a mantenere un “salario” nonostante le costrizioni del lockdown. Ma non solo le sexworkers professioniste hanno iniziato ad utilizzare il sito a questo scopo: molte ragazze e donne, infatti, hanno visto un’opportunità sicura – sia dal punto di vista della privacy, che sotto l’aspetto puramente tecnico dell’avere il pieno controllo sul tipo di foto/video pubblicare – per guadagnare qualcosa e poter arrotondare, direttamente da casa propria.



Per queste ragioni molti utenti e creator di OnlyFans si sono indignati, soprattutto sui loro profili social, per la decisione presa dai detentori del sito, il quale – ci tengono a ricordare i primi – è emerso e ha avuto grande successo quasi esclusivamente grazie ai contenuti per adulti. Anche alcuni finanziatori e/o collaboratori della piattaforma hanno minacciato di escludersi da futuri accordi per il sospetto di una rovinosa caduta del successo del sito, appunto conosciuto principalmente per questi contenuti.


Molti, inoltre, hanno voluto sottolineare l’importanza di uno spazio sicuro per chi lavora in quest’ambito in un Paese come l’Italia, dove la prostituzione non è ancora legalizzata e non viene data una vera garanzia alle lavoratrici (e lavoratori) del settore. Fatto innegabile, e soprattutto testimoniato dai molti casi di violenza e sfruttamento perpetuati verso donne e ragazze, anche molto giovani.


Insomma, ancora non è stato ben compreso il motivo che ha spinto alla forte decisione, però è certo che per il sito si preannuncia un periodo buio; anche se, ancora una volta, a rimetterci di più sono per la maggior parte le donne.


Articolo a cura di: Letizia Malison



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