"Noi", la fiction remake di This Is Us: l'intervista a Livio Kone, interprete di Daniele Peirò
"Noi" è la serie televisiva nonchè remake italiano di "This Is Us" attualmente in onda la domenica in prima serata su Rai 1.
Il dramma familiare americano della famiglia Pearson è stato tramutato in quello della famiglia torinese Peirò. I protagonisti del riadattamento italiano sono Lino Guanciale ed Aurora Ruffino, rispettivamente nei ruoli di Pietro Peirò e Rebecca Peirò.
Daniele Peirò, versione italiana di Randall Pearson, è invece interpretato da Livio Kone. Proprio quest'ultimo ha lasciato un'intervista esclusiva alle nostre pagine, sia raccontando i suoi primi passi nel mondo della recitazione e la sua esperienza sul set sia ribattendo alle critiche del pubblico in merito alla realizzazione del remake.

Come ti sei avvicinato al mondo della recitazione e quali sono stati i tuoi primi lavori?
"Quasi per caso mi sono avvicinato al mondo della recitazione. Un giorno, stando al computer, ho cercato nel motore di ricerca delle scuole di recitazione a Milano e le ho frequentate. I miei primi lavori sono state da attore pubblicitario e da comparsa in vari film".
Come sei arrivato alla serie TV "Noi"?
A “Noi” ci sono arrivato proponendomi ad un casting che inizialmente mi sembrava “impossibile”, perché vedendo il personaggio originale e la sua bravura mi sembrava impossibile riuscire a farmi ingaggiare per “uguagliarlo”. Eseguendo il casting, però, ho capito che potevo farcela creando una mia versione del personaggio che non andasse a imitare l’originale! Alla fine la strategia ha funzionato ed eccoci".
Come ti sei approcciato e preparato all'interpretazione del personaggio Daniele?
"Mi sono approcciato all’interpretazione del personaggio lavorando sull’età, osservando delle persone piu grandi ed immedesimandomi con le mie cuginette di 6 e 9 anni come se fossi loro padre".
Ti senti simile a lui caratterialmente? In una situazione familiare simile, tu ti saresti comportato come lui o in modo differente?
"A livello emotivo io e Daniele siamo molto simili, ho lasciato che alcune parti di me uscissero di più. Non so come mi sarei comportato al suo posto, per capire una situazione bisogna starci dentro: tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare".
Ha suscitato in te preoccupazione prendere parte a un remake di una serie americana così amata? Come rispondi alle critiche che derivano dal paragone con la serie originale?
"Inizialmente aveva suscitato in me ansia da prestazione far parte di un remake di una serie cosi amata. "Sarò all’altezza? Sarà amata quanto quella americana? Qualcuno la guarderà?", queste le domande che mi ponevo. Ero più concentrato su queste domande che allo studio del mio personaggio, poi quando ho capito che non dovevo chiedermelo l’ansia è andata via e sono diventato molto più sereno. Mi dicevo: “Tranquillo Livio sei con professionisti che sanno quello che fanno, comunque andrà il risultato sarà meraviglioso”. Così è stato. Alle critiche che derivano dal paragone americano rispondo che noi siamo un riadattamento e non un copia e incolla. Ovviamente alcune cose sono diverse perché noi come pubblico e come attori siamo diversi dagli americani e la storia del nostro Paese è diversa da quella americana. Al pubblico, quindi, consiglio di guardarla e godersela senza compiere paragoni".
Articolo a cura di: Emanuela Francini