Memento Mori Depeche Mode Tour
Un’antica locuzione latina recita “ricordati che devi morire”. Essa veniva ripetuta principalmente quando un generale, durante un rientro trionfante a Roma, raccoglieva gli onori tributati dalla folla mentre sfilava nelle strade. In tale occasione, infatti, capitava che il generale si facesse sopraffare dalla sua altezzosità e dalla superbia: sullo stesso carro c’era sempre qualcuno che sussurrava al generale di ricordarsi della sua natura umana, fatto che prima o poi lo condurrà inevitabilmente alla morte.

La locuzione ritorna in voga, sempre con questa accezione negativa, durante la Controriforma: vastamente rappresentata nella pittura, diviene inoltre il motto dei monaci trappisti e troverà il suo spazio anche centinaia di anni più tardi nel film Non ci resta che piangere, con Massimo Troisi e Roberto Benigni.
Questa locuzione sembra condannata ad essere utilizzata per far deprimere le persone, ma Dave Gahan e Martin Gore decidono di utilizzarla in maniera differente per il loro omonimo album.
Quindicesimo album in studio, Memento Mori è stato annunciato lo scorso ottobre e non uscirà prima della primavera 2023, periodo in cui i Depeche Mode inizieranno l’omonimo tour, diciannovesimo tour per la band ma il primo senza il tastierista Andy Fletcher. La band britannica torna dopo 5 anni di assenza sui palchi di tutto il mondo, partendo contro ogni tradizione dal Nord America il 23 marzo prossimo e arrivando in Italia con tre date: il 12 luglio allo Stadio Olimpico, il 14 luglio al San Siro e il 16 luglio allo Stadio Renato Dall’Ara.
Durante la conferenza stampa di presentazione a Berlino, Martin Gore ha raccontato: “Abbiamo iniziato a lavorare a questo progetto all'inizio della pandemia e i suoi temi sono stati ispirati direttamente da quel periodo. Dopo la scomparsa di Fletch, abbiamo deciso di continuare perché siamo sicuri che questo è ciò che avrebbe voluto, e questo ha davvero dato al progetto un ulteriore livello di significato”. Le canzoni erano già state scritte e anche il titolo dell’album era stato deciso prima della morte di Fletch, avvenuta il 26 maggio scorso a causa della dissezione dell’aorta.
Il titolo dell’album, l’antica locuzione latina è arrivata alla band tramite un amico di Gore: la band ha subito pensato che fosse un valido titolo per le canzoni composte. Gore ha inoltre precisato: “So che un titolo del genere può avere un significato deprimente ma, per come la vedevamo voi, abbiamo pensato di usarlo con un'accezione positiva. Come a dire: vivi tutti i tuoi giorni al massimo”.
Parlando di Andrew Fletcher, Dave Gahan ha affermato: “Fletch avrebbe amato questo album. Non vediamo l'ora di condividerlo presto con voi, e non vediamo l'ora di presentarlo dal vivo durante gli spettacoli del prossimo anno” aggiungendo che “Non rimpiazzeremo Fletch: non c’è alcuna ragione per farlo. Sarebbe impossibile. Fletch era unico, questo è certo”. I due stanno ultimando il loro album e, alla domanda se renderanno omaggio a Fletch durante il tour, Dave Gahan risponde che questa idea è presente, ci stanno pensando e hanno deciso di concentrarsi su alcuni dei pezzi preferiti di Fletch, convinti del fatto che il loro collega “sarà con noi in forma di spirito e ci giudicherà, ne sono certo”.
Articolo a cura di: Claudia Crescenzi