Medioevo: i secoli a cui hanno staccato la luce
Quante volte, ancora oggi, si sente dire che il Medioevo è stato un periodo buio, o quanto spesso sentiamo dire “stiamo tornando al Medioevo” ogni volta che la società di oggi raggiunge un obiettivo negativo?

Fermiamoci un attimo e cerchiamo di fare chiarezza. Chi ha iniziato a definire “buio” il Medioevo?
Tutto ebbe inizio intorno al 1300 con Francesco Petrarca che per definire il periodo di mezzo tra la caduta dell’impero Romano e il Rinascimento usò l’espressione “secoli bui”. Nel corso della storia questa espressione venne sempre più usata e abusata in riferimento all’epoca medievale, in particolar modo dagli illuministi, che sfruttarono questa definizione stereotipata per accentuare la contrapposizione tra la loro epoca illuminata e quella medievale oscurantista in cui, secondo loro, la Chiesa dominava e controllava ogni forma di conoscenza e sviluppo culturale e tecnologico.
Bisogna ora capire se tutti coloro che nella storia lo hanno definito periodo “buio” avessero ragione. Chi si occupa dello studio e della divulgazione della storia medievale sa che ormai da tempo la definizione del Medioevo oscurantista non regge più. Grazie a grandi esponenti del settore come March Bloch o Jacques Le Goff, infatti, il Medioevo è stato ormai liberato da molte zavorre diffamatorie che gli gravitavano intorno. Uno degli esempi più famosi è la caccia alle streghe spesso attribuita alla brutalità della Chiesa in epoca medievale ma in realtà appartenente prevalentemente ad un'altra epoca storica: l’età moderna; il più grande processo per stregoneria, nonché il più famoso, si tenne a Salem in America alla fine del 1600. Ben diverso era invece l’atteggiamento della Chiesa nei confronti della stregoneria in piena età medievale, dove le alte cariche si limitavano a sminuire il fenomeno a mere superstizioni di retaggio pagano per le quali bastava tenerle sotto controllo, intervenendo con la forza solo in casi estremi.
Ridurre il Medioevo ad un periodo nefasto è dunque quanto di più sbagliato. Come ogni epoca storica fu caratterizzato da luci e ombre, molte di quelle luci sono ancora accese in Europa, un continente che deve moltissimo alla tradizione culturale e socio-politica medievale. Basti pensare ai comuni in Italia che ancora oggi durante le rievocazioni risvegliano un forte senso di appartenenza negli abitanti delle varie città, o al concetto di Unione Europea inevitabilmente erede di un’unità politica e culturale che ha origine nel Sacro Romano Impero fondato da Carlo Magno.
Per non parlare del progresso tecnologico che in epoca medievale non fu affatto in declino. Molti oggetti di cui oggi facciamo uso quotidiano risalgono a quel tempo: gli occhiali, l’orologio, i libri, i bottoni e molti altri. Infine, ultimo ma non meno importante, al medioevo dobbiamo anche la nascita degli ospedali come i luoghi di cura che oggi conosciamo.
Vediamo, quindi, che il Medioevo non fu affatto il periodo buio che viene raccontato dalle narrazioni stereotipate, ma anzi, un’epoca in cui le difficoltà sociali dovute al crollo del sistema politico dell’Impero Romano hanno portato gli uomini a reinventare la società creando un mondo nuovo a cui ancora oggi dobbiamo molto.
COLLABORAZIONE - Articolo a cura di: @historiarum_cantor