Le Environmental Humanities approdano in Italia
Dopo la creazione di un corso di studi magistrale in Environmental Humanities all’università Ca’ Foscari di Venezia, il nuovo insegnamento approda anche a Roma.

A partire dallo scorso anno accademico (2020/2021) è nato nell’Università degli Studi Roma Tre il corso di Laurea Magistrale in Scienze Umane per l’Ambiente, precedentemente presente unicamente sotto forma di Master. A fronte dell’attuale crisi socio-ecologica che ci troviamo ad affrontare è di fondamentale importanza la creazione e la diffusione di percorsi di studio basati totalmente su questa tematica, nonché formare gli studenti in modo che abbiano una visione d’insieme dell’emergenza ecologica.
Non si tratta, infatti, di un percorso universitario basato su un’unica disciplina, come può essere l’ambito delle scienze naturali e biologiche, fondamentali in questa epoca storica. Questo nuovo percorso di studi propone una visione interdisciplinare volta a costruire una rete di conoscenze varia, tale da non lasciare fuori nulla, in modo da poter fare un’analisi a 360° della questione ambientale.
Ma cosa si studia a “Scienze Umane per l’Ambiente”? Materie economiche e politiche, discipline letterario-filosofiche per sviluppare una linea di analisi critica ed ecologia si uniscono per darsi forza a vicenda e sviluppare teorie complete di ogni elemento che abbia la capacità di influenzare la crisi climatica.
La creazione di un corso universitario tale rappresenta un grande passo per lo studio e la comprensione dell’emergenza ecologica, in quanto amplia lo sguardo sul tema e pone l’attenzione sull’importanza e sulla necessità di far comunicare le diverse discipline tra di loro. Questo perché è sempre più evidente quanto lo spazio politico, economico ed ecologico debbano tenere conto gli uni degli altri in modo da tenere conto della capacità di rigenerazione del sistema Terra. Il nostro benessere, infatti, è strettamente collegato a quello dell’ambiente in cui viviamo e da cui ricaviamo le risorse necessarie alla nostra sopravvivenza.
Articolo a cura di: Martina Cordella