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La Tregua di Natale, quando il calcio entró nelle trincee

Il periodo storico e sociale che il mondo sta attraversando in questi mesi richiama alla memoria diversi episodi legati ad eventi passati ma attualizzati come non mai. Uno di questi è la Tregua di Natale del 1914, in cui proprio lo sport più' diffuso al mondo segnò una giornata che diventò a tutti gli effetti... storia.


Dicembre 1914, Prima Guerra Mondiale in atto. Truppe di soldati combattevano giorno dopo giorno a difesa della propria patria, del proprio orgoglio. Un periodo caratterizzato da ideali patriottici e segnato da gravi perdite. Nel mezzo della Guerra, francesi e tedeschi e gli oltre 100mila soldati, decisero di cessare il fuoco, creando un precedente mai registrato prima. La mattina di Natale le due truppe si unirono, scambiandosi regali,cantando insieme e... giocando a calcio.


Partite senza regole né limiti, solo il puro piacere di giocare a calcio. L'obiettivo era divertirsi e calciare il pallone come non mai. Tedeschi e inglesi si unirono in diverse squadre, giocando senza pensare a schieramenti o ideali.


La notizia fece il giro del mondo e arrivò anche in Italia, dove la Nazione scrisse le parole riportate da un soldato inglese: "I tedeschi nella notte di Capodanno avevano ornato la trincea con lampioncini. All'alba potemmo combinare anche una partita di football. Mai più squisita cortesia regnò tra i giuocatori di due teams. Però intanto, all'intorno, vari compagni nostri erano caduti dallo scoppio di qualche shrapnel venuto da lontano. Sospendemmo la partita per seppellire i morti, a cui da entrambe le parti furono resi gli onori".


La notizia del gemellaggio della Notte di Natale non venne però apprezzata in Inghilterra e Germania, dove la notizia non venne riportata ma censurata.


La stessa situazione venne ripetuta nel 1915, nonostante le minacce da parte del fronte degli ufficiali che punirono severamente chi in campo. Ma il football era troppo importante per i soldati, in molti aspettavano proprio quelle giornate per potersi svagare dopo mesi di agonia e giornate di Guerra.


In una lettera, scritta proprio da un soldato, si scoprì anche il risultato: 3-2 per i tedeschi... ma in quel momento... poco importò.


Dicembre 2020, a 106 dalla Tregua di Natale, il lockdown e la pandemia causata dal Coronavirus scriveranno altre pagine di storia. Il football ha salutato il Boxing Day, che ha visto nelle festività natalizie i calciatori scendere in campo per qualche anno, bocciato definitivamente dalla Uefa.


Nel giorno di Natale, quelli che un tempo erano soldati ed oggi chiamati calciatori, attenderanno proprio il periodo delle festività per poter tornare dalla propria famiglia, appendendo le scarpe al chiodo per qualche giorno. Un presente che ammira il passato e ambisce ad un futuro ancora migliore. Con il football sempre e da sempre come unica grande passione.


Articolo a cura di: Giorgia Rieto



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