La casa sul lago di Poissant, fare pace in famiglia
Aggiornamento: 27 ott 2020

La famiglia Starling si ritrova a passare il week - end nella casa sul lago, in North Carolina. Sarà l’ultimo della loro vita a Lake Christopher. Richard e Lisa, professori della Cornell University, stanno per andare in pensione e vogliono vedere la casa per ritirarsi in Florida. Micheal e Thad, i figli, li raggiungono con le rispettive dolci metà, la moglie Diane e il fidanzato Jake. Potrebbe essere un week end rilassante, tutto sommato. Eppure, non inizia proprio col piede giusto. Un bambino rischia di annegare, lì a Lake Christopher, Micheal fa di tutto per salvarlo ma non ci riesce e quel bambino non fa che scendere verso l’abisso profondo. Sarà l’evento che riporterà a galla i segreti, le bugie, anche i tradimenti, le dipendenze e le debolezze della famiglia Starling. Richard, Lisa, Micheal, Diane, Thad e Jake devono affrontare i loro fantasmi e i loro demoni, imparare ad amare e odiare insieme, nulla di più complicato.
“A volte devi lasciare quello che ami per amare quello che hai.”
I racconti di David James Poissant sono stati pubblicati in diverse riviste e nell’antologia Best News America Voices. La sua raccolta di racconti “Il paradiso degli animali” (NN Editore, 2014) ha vinto il Florida Book Award. Nel 2020 torna in libreria con “La casa sul lago” (NN Editore) il romanzo sulla famiglia Starling, meno complicata della famiglia Glass di Salinger, per dirla alla Tolstoj, è “infelice a modo suo”. Di fronte alla tremenda morte di un bambino, i vari personaggi sono costretti a svegliarsi e a guardarsi negli occhi, è arrivato il momento di parlarsi e, finalmente, fare pace. La suddivisione in capitoli scandisce il tempo del week end, mentre le voci si alternano tra di loro, permettendoti di conoscere dall’interno tutti i componenti. Una scrittura elegante, in grado di donare dignità anche alle discussioni liberal - americane più focose, dalla politica all’amore, i dialoghi e la narrazione inchiodano al muro rendendo il lettore partecipe e vittima dell’umidità del lago.
Consigliato a chi ha bisogno di comprensione, senza la necessità del giudizio. Solo comprensione e, perché no, gratitudine, che è ben diversa dall’amore e dal rispetto. La morte li mette di fronte a una dura realtà, non sappiamo cosa ci aspetta dopo la vita, forse un Dio o “l’universo”, o il nulla, ma sappiamo che in questo momento siamo qui e non ci resta che fare pace, prima di tutto con noi stessi. Il messaggio più bello.
Serena Votano