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L’Italia e il fallimento europeo: adesso è tempo dei mea culpa

L’Italia fallisce l’obiettivo Europa anche quest’anno, con i maggiori club eliminati dalle piu’ importanti competizioni ad eccezione della Roma che, oltre ogni previsione, è riuscita a raggiungere i quarti di finale dove affronterà l’Ajax.


Cosa è accaduto ai club italiani?



Ci sarebbero tantissime cose da dire, ma il pensiero che accomuna i piu’ esperti rimane uno: l’Italia non è abbastanza matura da poter affrontare competizioni che vadano oltre il confine. Bisognerebbe partire dalle fondamentali del calcio, i settori giovanili. Inghilterra, Spagna e Germania sempre piu’ frequentemente non esitano a schierare in campo ragazzini, definiti i “millennial”, nati oltre il 2000. L’eliminazione dalla Champions League di Juventus, Inter, Lazio e Atalanta è stata solo una dimostrazione di un’inadeguatezza del calcio italiano a livello europeo, confermata con l’eliminazione del Milan e del Napoli dall’Europa League. Un paradosso portato avanti da diverso tempo e che vede ormai lontani anni luce gli anni del glorioso Milan o del triplete nerazzurro.


Ma quale è stata la stagione europea piu’ prolifica per gli italiani in Europa? L’annata 1989-1990, con tutte le coppe europee vinte da club italiani. Il Milan quell’anno vinse la sua quarta Coppa dei Campioni imponendosi sul Benfica, la Sampdoria battè l’Anderlecht e vinse la Coppa delle Coppe e la Juventus superò la Fiorentina nella finale della Coppa Uefa. Ben quattro italiane giunte in finalissima e sul tetto d’Europa.


Trentuno anni dopo gli stessi club citati in precedenza vivono di storia, venendo sbalzati via dalle competizioni che un tempo dominavano.

Incolpare, screditare o giudicare uno piuttosto che l’altro rimane l’ultima cosa da fare, con un mea culpa che dovrebbe essere sottoposto da ogni club indistintamente dalla fede calcistica o dai colori da supportare. L’eliminazione delle Coppe Europee assume un solo significato: il fallimento dell’Italia, da Nord a Sud.


Articolo a cura di: Giorgia Rieto



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