Il sussurro delle api di Sofia Segovia edito Rizzoli
Il sussurro delle api è un romanzo egregiamente scritto, che ci permette di conoscere una parte di storia molto importante. Si vivono gli anni della Rivoluzione messicana e delle lotte dei latifondisti per rivendicare fermamente i loro diritti.

Il romanzo si apre in Messico all'inizio del Novecento e i determinanti avvenimenti storici del periodo, si intrecciano con le vicende private della famiglia dei Morales. Nutrice da diverse generazioni dei Signori Morales, Reja ormai anziana, trascorre le sue lunghe e ormai uguali giornate su una sedia a dondolo all'ombra di un patio.
Un giorno accadrà un evento straordinario che inciderà profondamente sulle loro vite. Reja troverà abbandonato sotto un ponte un bambino "speciale", ricoperto interamente da un nugolo di api inoffensive sulla sua pelle.
Api che diventeranno ben presto delle costanti nella sua intera esistenza, accudendolo e difendendolo.
«Il neonato era vigile e tranquillo. Il dottore si sorprese nel vedere che seguiva con lo sguardo le ultime api che gli svolazzavano attorno per poi andare a infilarsi in un alveare che qualcuno aveva appeso con un pezzo di fil di ferro in un angolo della tettoia. Notò che il cordone ombelicale non era stato annodato e sanguinava, così lo legò con del filo da sutura. “Questo bambino, Morales, l’hanno abbandonato a morire. Non hanno nemmeno provato a concedergli una possibilità: rischiava di dissanguarsi. Anzi, sinceramente, dovrebbe essere già morto”. Tuttavia, non era successo, nonostante lo stato del cordone e dell’ombelico, che sembrava un rubinetto aperto. E, contro ogni logica, non mostrava punture d’ape. Non era stato divorato e nemmeno era morto a causa dell’esposizione alle intemperie. Questo insieme di fattori rendeva ancora più fitto il mistero da cui Simonopio sarebbe per sempre stato avvolto».
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Simonopio è un bambino magico o dannato, così etichettato dagli abitanti del villaggio in preda a superstizioni e dicerie, le quali inducono a credere che il piccolo sia simbolo di cattivo presagio, a causa della sua malformazione fisica. Già, perché il piccolo Simonopio, così chiamato da Francisco e Beatriz Morales, ha una particolare malformazione facciale che gli impedirà di poter parlare. Ma nonostante questa sua peculiarità, i coniugi Morales, lo adotteranno e lo cresceranno con amore, proprio come se fosse un vero figlio.
«L’arrivo si Simonopio in famiglia fu un evento che segnò tutti irrimediabilmente.
Uno spartiacque. Più avanti si trasformò nella differenza tra la vita e la morte, anche se ce ne rendemmo conto solamente molto tempo dopo, guardandoci indietro in una lontana retrospettiva».
Vedremo nel corso della narrazione come la figura del piccolo Simonopio, si rivelerà fondamentale per i Morales, i quali si lasceranno guidare dai suoi ''sussurri''.
Sofia Segovia, attraverso questa accurata e affascinante narrazione, immerge in un romanzo dai caratteri caldi e colorati, tipici delle grandi narrazioni latinoamericane. Lo stile è elegante, curato, le ambientazioni descritte alla perfezione; di conseguenza sarà facile per il lettore sentirsi parte integrante della realtà raccontata. La trama è avvincente, ricca di molteplici contenuti e dettagli ben calibrati tra di loro. I personaggi principali sono ben caratterizzati sia dal punto di vista emotivo che dal punto di vista fisico.
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«Perché il sentiero delle api non era quello degli uomini: mentre lui cercava passaggi alternativi, loro volavano oltre cespugli e spine, indifferenti alla mancanza di sentieri aperti. Gli avvallamenti tra i monti non rappresentavano un problema per le api; le salite non le stancavano, e le gole, sempre difficili da percorrere dai bipedi come lui, le lasciavano imperturbate. Se durante il percorso pioveva, si scrollavano l’acqua di dosso. Se prima di rientrare venivano colte dal freddo, sapevano che a fine giornata sarebbero tornate al calore dell’alveare, piene di energia grazie al miele primaverile».
Uno stile originale, unico, che si amalgama perfettamente in una storia frutto di sapiente combinazione tra realtà e fantasia. È un romanzo che parla dei piccoli e grandi problemi che possono affliggere una famiglia: racconti di tradizioni, aneddoti legati al mondo neolatino, ed episodi realmente accaduti, come la pandemia della Spagnola, che purtroppo, ci riporta inesorabilmente alla nostra attuale situazione sanitaria.
Una volta iniziata la lettura del romanzo, sarà impossibile non lasciarsi coinvolgere nelle vicende della nota famiglia Morales e non rimanere affascinati dai meravigliosi paesaggi messicani descritti all’interno dell’opera.
Articolo a cura di: Gisella Carullo