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Il ciuccio: quando è bene utilizzarlo e quando toglierlo?

Da sempre sentiamo dire ai nostri genitori o ai nonni, di una famosa mongolfiera che porta via il ciuccio al bambino, o perché no, anche, di una fatina che lo dona a un bambino che ne ha più bisogno. Tante giustificazioni per la “perdita” di questo tanto amato oggetto d’infanzia, da dare ai più piccoli che ne sono tanto affezionati.


Ma perché vengono dette queste piccole bugie?



Ogni genitore si è posta la fatidica domanda: quando togliere il ciuccio al bambino? Una scelta molto combattuta perché il ciuccio è un anti stress anche per mamma e il papà e li salva da situazioni spesso complicate.

Il ciuccio è per ogni bambino uno strumento di aiuto e di sicurezza. La suzione infatti aiuta a:

  • conciliare il sonno;

  • distendere i muscoli;

  • infondere un senso di protezione.

Il ciuccio, soprattutto nei primi mesi di vita, non comporta alcun danno per il bambino, ma successivamente e in particolare dopo i 18 mesi può avere un impatto negativo sul palato e sulla normale crescita dei denti.

Tra tutti i prodotti disponibili in commercio, per limitare gli effetti collaterali, è importante scegliere un ciuccio che sia quanto più anatomico possibile e che si adatti al meglio al palato del bambino.


Tra le funzioni della lingua, nei primi mesi di vita, c’è quella di ampliare l’arcata superiore e adattarla a quella inferiore. Il ciuccio essendo un oggetto che si pone tra lingua e palato impedisce il corretto svolgimento della funzione. La conseguenza è che il palato possa svilupparsi meno e quindi essere più piccolo.

La suzione costante del ciuccio inoltre determina una sporgenza dell’arcata superiore; quindi, i denti mascellari saranno più in fuori rispetto a quelli della mandibola.


L’allontanare il bambino dal ciuccio deve essere graduale e non repentino, in questo modo palato e dentizione potranno seguire il loro normale corso.

Quando invece è già troppo tardi e il bambino ha superato l’anno e mezzo, potrebbe essere necessario l’intervento di uno specialista per correggere i danni.

Dal punto di vista odontoiatrico potrebbe essere necessario intervenire, in una successiva fase di crescita, con l’ortodonzia e l’inserimento di un apparecchio ortodontico per correggere i difetti del palato.


Prima di arrivare a questo però, bisogna sempre fare uno sforzo in più per allontanare il ciuccio nel periodo corretto. Le mongolfiere, fortunatamente, volano tutto l’anno.


Articolo a cura di: Maria Chiara Pistritto

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