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Idratazione della pelle: false credenze e soluzioni scientifiche

Ogni giorno siamo bombardati da tantissime pubblicità del mondo beauty in tv, in giro per il web o sui cartelloni pubblicitari per strada. Attraverso una serie di immagini e slogan, ci hanno sempre fatto credere che la nostra pelle per avere un aspetto sano e giovane abbia bisogno d’acqua, o addirittura che abbia bisogno di bere. Sicuramente il concetto di “idratante”, nell’immaginario di ognuno di voi, si figura come il volto di una giovane ragazza intenta a lavarsi il viso con dell’acqua che magicamente ha il potere di dissetare la sua pelle.


Ma davvero la nostra pelle ha sete?


La pelle beve?


La risposta è NO! E adesso vi svelerò tutte le ragioni grazie al prezioso supporto della scienza.


Molti di voi staranno già pensando che bere tanta acqua potrebbe essere una strategia vincente. Di certo, l’acqua che beviamo è fondamentale per il corretto funzionamento di numerosi processi fisiologici, allo stesso tempo, però, non è una valida soluzione per la salute della cute. In realtà, solo una piccolissima percentuale di acqua che introduciamo dall’esterno con la dieta riesce ad idratare gli stati profondi della nostra pelle.


La pelle ha una struttura pluristratificata ed è costituita da epidermide, derma e ipoderma. È un organo che rappresenta una vera e propria barriera pronta a difendere l’organismo dalle aggressioni ambientali, meccaniche e da agenti chimici.


La funzione “barriera”si esplica grazie alla capacità della pelle di controllare accuratamente l’ingresso di alcune sostanze (eventuali agenti estranei, come gli allergeni), tra cui anche l’acqua. Riflettendoci, dunque, possiamo ritenerci davvero fortunati degli elevati livelli di protezione che ci offre la nostra pelle.


Come funziona una crema idratante?


Affinchè un prodotto cosmetico possa definirsi ad azione idratante è necessario che impedisca il più possibile la fuoriuscita dell’acqua, già presente negli strati superficiali della nostra pelle, verso l’ambiente esterno. Inoltre, è bene ricordare che le cellule cheratinizzate che costituiscono la superficie della nostra pelle, chiamate corneociti, sono cellule morte; per cui è assurdo cercare di far bere qualcosa che non ha vita.



La tecnologia cosmetica ci insegna che esistono due meccanismi attraverso i quali i prodotti idratanti possono funzionare.


Il primo è quello di ridurre la dispersione dell’acqua che si trova negli strati vitali più profondi della cute. Questo è possibile farlo grazie all’applicazione di una crema idratante, la quale crea un film sottile su tutta la superficie cutanea e, legandosi all’acqua naturalmente presente in queste zone, ne ostacola l’evaporazione. La crema che applichiamo quotidianamente agisce proprio come il cappotto che indossiamo nelle più fredde giornate d’inverno, quest’ultimo ci protegge dalle basse temperature impedendo la dispersione verso l’esterno del nostro calore corporeo.


Il secondo meccanismo per idratare la pelle è di tipo indiretto. Si tratta dell’utilizzo di prodotti cosmetici esfolianti (fisici o chimici) al fine di poter trattenere un maggior quantitativo d’acqua. L’esfoliazione, infatti, favorisce la rimozione delle cellule morte che si trovano nello strato superficiale della pelle, promuovendo così il rinnovamento cellulare dell’epidermide. In questo modo, saranno disponibili un numero maggiore di cellule epidermiche nuove in grado di legare e trattenere molta più acqua. La nostra pelle apparirà subito più luminosa e tonica.


Per riuscire ad ottenere un risultato ottimale nella cura giornaliera della pelle è consigliabile combinare cosmetici che agiscano con entrambi i meccanismi di idratazione.


Quale crema idratante si addice di più alle nostre esigenze?


Non lasciatevi ingannare dalla pubblicità!


Una volta giunti davanti lo scaffale dei cosmetici, che sia in una lussuosa profumeria, nella vostra farmacia di fiducia o più semplicemente al supermercato, non fatevi trasportare da un bel packaging o da un claim accattivante ma munitevi sempre di razionalità scientifica e scegliete consapevolmente ciò che riteniate sia più adatto alla vostra pelle.


Articolo a cura di: Miriam Messina



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