I più grandi flop della storia della nazionale italiana
La nazionale italiana non è riuscita a qualificarsi direttamente ai Mondiali in Qatar del 2022, a seguito di un clamoroso pareggio contro l’Irlanda del Nord. Per potersi qualificare l’Italia dovrà superare i play-off di marzo 2022 e, inevitabilmente, i vecchi fantasmi del 2017 sono tornati.

In quella occasione, infatti, l’Italia non riuscì a qualificarsi ai Mondiali di Russia 2018, un evento che sconfortò tutti i tifosi italiani e che non si verificava da circa sessant’anni. Ciò scatenò anche una serie di conseguenze istituzionali gravi, infatti il vertice della FIGC si dimise insieme all’allora allenatore della Nazionale Giampiero Ventura e il fallimento del progetto sportivo italiano fu palese. Ma quello non fu l’unico flop della nostra nazionale, infatti, benché sia una delle più vincenti e prestigiose, purtroppo alcuni fallimenti hanno macchiato indelebilmente la gloriosa storia calcistica dell’Italia.
Oltre alla già citata non qualificazione ai Mondiali di Russia, la prima mancata partecipazione ai Mondiali avvenne in occasione del torneo mondiale in Svezia dopo un girone di qualificazione composto da tre squadre: Italia, Portogallo e Irlanda del Nord; inaspettatamente a passare il turno fu proprio quest'ultima squadra.
Se in occasione del campionato mondiale le mancate qualificazioni sono, per fortuna, soltanto due, molte di più sono quelle relative al campionato continentale. Infatti, l’Italia, nonostante le emozionanti vittorie del campionato europeo del 2020 e quello del 1968, fallì la qualificazione ai gironi ben 5 volte: nel 1964, 1972, 1976, 1984, 1992… davvero troppe per una nazionale che può vantare ben 4 titoli mondiali.
Nel 1968 la selezione poteva contare su giocatori del calibro di Zoff o Gigi Riva e nel 2020 altri campioni come Jorginho e Bonucci, ma ci sono stati altri grandissimi calciatori nella storia della nazionale italiana che, pur essendoci andati vicini, non sono mai riusciti a conquistare un titolo con la Nazionale, come Paolo Maldini o Bobo Vieri, che arrivarono in finale agli Europei del 2000, con Zoff come allenatore, non riuscendo però a conquistare il titolo. La stessa sorte toccò agli uomini di Cesare Prandelli nel 2012, che subirono una dolorosa sconfitta 4-1 dalla Spagna.
Altra pagina nera nella nostra storia calcistica è il campionato europeo del 1996. In panchina c'era un certo Arrigo Sacchi mentre in campo si potevano ammirare giocatori di spessore quali Zola, Del Piero, Maldini e Nesta. Nonostante ciò, il cammino dell'Italia fu davvero deludente con la squadra, che non superò neanche la fase a gironi per aver perso contro la Repubblica Ceca che, conquistati gli stessi punti dell'Italia, passò il turno proprio per gli scontri diretti.
Dopo il secondo posto del 2000 l'Italia non riuscì a riprendersi, infatti la spedizione del 2004 in Portogallo risultò un vero e proprio disastro sia per la qualità della squadra di cui disponeva Trapattoni, sia per come arrivò l'eliminazione: una peggiore differenza reti tagliò fuori la Nazionale in favore di Svezia e Danimarca. Infatti, nonostante tutte e tre le squadre avessero pari punti, la Svezia aveva segnato ben 5 gol in più e la Danimarca soltanto uno, sufficiente comunque a garantire il passaggio della fase a gironi. Era l’europeo dello sputo di Totti a Poulsen e della definitiva consacrazione di Antonio Cassano, protagonista assoluto in quell'edizione. L’Italia diverse volte, quindi, è uscita sconfitta dai vari campionati europei o mondiali, molti dei quali hanno rappresentato dei veri e propri fallimenti; tuttavia, non è mai successo nella nostra gloriosa storia di non qualificarsi alla fase a gironi dei Mondiali da campioni d’Europa e, soprattutto, per due volte di seguito. Ci auguriamo con tutto il cuore che non accada neanche questa volta.
Articolo a cura di: Antonino Cuppari