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Filippo II d'Asburgo

Riconoscete questo monarca ritratto da Tiziano? Si tratta di Filippo II d’Asburgo (1527- 1598), sovrano sul cui regno, al pari di quello del padre Carlo V (anche se privato del Sacro Romano Impero, ereditato dallo zio Ferdinando I), non tramontava mai il sole.



La lista dei suoi titoli nobiliari è articolatissima, ricordiamo solamente i più importanti: Re di Castiglia, Navarra e Aragona (i tre regni in cui era divisa la Spagna), Re di Sicilia, Sardegna e Napoli, Duca di Milano, Re di Portogallo (titolo ottenuto con un colpo di mano durante una crisi dinastica nel 1580), Arciduca d’Austria, Conte d’Asburgo e del Tirolo, Duca di Borgogna (comprendeva alcune aree oggi divise tra Francia e Germania, oltre che all’attuale Belgio e i Paesi Bassi) e per finire Re delle Indie occidentali (ovvero le colonie americane della Spagna) e orientali (un gruppo di isole conquistate nel 1565 che oggi, non a caso, sono chiamate Filippine).


Fervente cattolico per alcuni, cinico e falso secondo altri, la memoria di Filippo II è piuttosto controversa. Il sovrano cattolico, infatti, seppure lottò con forza contro la diffusione delle dottrine riformate e luterane in Europa, non mancò di un certo pragmatismo: fu sempre pronto ad anteporre gli interessi della monarchia anche alleandosi con gli stessi protestanti se necessario.


Filippo II fu tuttavia sempre attento all’ortodossia dei suoi sudditi, non esitando a reagire con feroci repressioni in caso di diffusione dell’eresia. In questo si servì, come i suoi predecessori, della terribile inquisizione spagnola - in Italia attiva solamente in Sicilia e Sardegna - molto più temuta di quella romana, dato che le condanne colpivano non solo chi si macchiava di eterodossia o eresia ma perfino di tutti i suoi familiari, anche se innocenti.


Nonostante le numerosissime guerre in difesa della Spagna e dell’ortodossia cattolica – ricordiamo solamente i conflitti coi Turchi, la conquista del Portogallo, le guerre contro i protestanti francesi, nei Paesi Bassi e perfino contro la regina inglese Elisabetta I – egli non fu un re guerriero come il padre Carlo V e il nonno Massimiliano I. Filippo II si impegnò infatti nel dotare i suoi domini di un apparato burocratico piuttosto imponente per l’epoca, dedicandosi poi alle attività di governo nel suo immenso palazzo: l’Escorial. L’imponente struttura, metà monastero e metà centro degli uffici di governo spagnoli, fu eretta a Madrid, una piccola cittadina all’epoca, che da poco aveva sostituito la ben più importante Valladolid, come “capitale” dei domini spagnoli.



Il conflitto con il Elisabetta I d'Inghilterra


Numerosi furono i conflitti che impegnarono Filippo II e, tra questi, molto interessante si rivela quello contro Elisabetta I Tudor. Tra i due inizialmente, in realtà, correva buon sangue, tanto che fra i pretendenti della sovrana inglese troviamo proprio l'Asburgo, che nel 1558 era rimasto vedovo, tra l'altro, della sorellastra di Elisabetta, Maria Tudor detta la Sanguinaria. Questo rapporto di "amicizia" tra Spagna e Inghilterra era però destinato ad infrangersi, per due motivi in particolare: l'orientamento religioso di Elisabetta, che era infatti protestante, e ragioni mercantili-commerciali.


Per quanto riguarda la prima questione non è difficile comprendere come in un periodo di grandi lotte religiose, quale la seconda metà del 1500, e soprattutto nel caso di un fervente cattolico come Filippo II, fosse praticamente impossibile mantenere buoni rapporti tra reali cattolici e protestanti. In particolare, ciò che sancì definitivamente la rottura dell'amicizia tra Elisabetta I e Filippo II, fu l'appoggio dato dalla prima, nel 1585, ai rivoltosi dei Paesi Bassi. Da questo momento l'Asburgo fornì il suo sostegno a Maria Stuart (o Stuarda), cugina ma anche nemica della sovrana inglese, che tuttavia, solo due anni dopo, fu giustiziata dalla stessa Elisabetta I.



Un altro problema fondamentale riguardava le incursioni fatte dalla pirateria inglese ai danni delle navi mercantili spagnole, dirette soprattutto verso le Americhe. La tensione crescente portò i due sovrani ad una memorabile battaglia navale dall'esito inaspettato. Nel 1588 Filippo II inviò una flotta di 130 navi, con 30 mila soldati a bordo, nei pressi delle coste inglesi, tuttavia, a causa delle tempeste e dell'attacco della flotta britannica, gli spagnoli dovettero ritirarsi. Nessuno si sarebbe mai aspettato la disfatta dell'invincibile armada spagnola.


COLLABORAZIONE - Articolo a cura di: @inviaggioconlastoria



Bibliografia

  • Elliott H. John, La Spagna imperiale 1469-1716, Bologna, Il Mulino, 2018.

  • Enciclopedia Treccani, Filippo II re di Spagna, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, 2000, https://www.treccani.it/enciclopedia/filippo-ii-re-di-spagna/ (consultato il 10 aprile 2021).

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