Diventare giornalista freelance, spiegato semplice
Il giornalista non è mai stato tra le professioni più semplici, prevede un percorso non standardizzato e richiede sia dedizione che perseveranza. Il tutto diventa ancora più sfidante se sei un freelance e devi scontrarti con le difficoltà annesse a questa posizione.
Se anche tu stai pensando di seguire questa carriera, o hai iniziato da poco il tuo percorso, ti sembrerà di trovarti in un mondo nuovo con regole diverse da quelle a cui sei abituato. Tieni duro, ti basterà capire alcuni meccanismi e riuscirai a costruire la strada per il tuo futuro.

La vita da freelance può regalarti molte soddisfazioni dal punto di vista professionale, specie se sei una persona curiosa a cui piace immergersi in più progetti contemporaneamente, scoprire nuovi settori e sperimentare in diversi ambienti; pensa che una statistica McKinsey ha stimato nel 2020 un numero di lavoratori autonomi tra Stati Uniti ed Europa pari al 46% della forza lavoro totale.
Certamente non è un lavoro “standard”, sarai il capo di te stesso. Con pro e contro!
Alla base del tuo mindset devono esserci 3 pilastri fondamentali:
organizzazione: gestirai il tuo tempo, sarai responsabile della tua timeline e del rispetto delle scadenze, la professionalità farà la differenza;
proattività: dovrai essere tu a cercare opportunità e a dover lavorare sul tuo personal branding;
voglia di imparare: per essere un buon freelance, indipendentemente dalla tua specializzazione, non dovrai mai perdere la curiosità e continuare ad investire nella tua crescita.
Come dici? Ti stai chiedendo quali sono i suggerimenti che ti permetteranno di gestire al meglio il tuo lavoro da giornalista freelance? Ci siamo:
1. Non preoccuparti di essere troppo verticale
Agli inizi è normale avere uno sguardo su settori affini, quindi se non sai se definirti un giornalista di moda o uno di lifestyle, non farlo: saranno il tempo e l’esperienza che ti guideranno verso il campo migliore.
2. Accetta i “no”
Iniziare una professione da zero è complicato quindi accetta il fatto che riceverai dei “no”: sarai tu a doverti proporre ai clienti ed è normale che alcuni rifiuteranno, ma non devi permettere che questo ti fermi o diminuisca la tua motivazione; la differenza tra chi riesce in questo mestiere e chi no sta nella capacità di non arrendersi.
3. Fai networking
Lavorare vuol dire costruire relazioni, soprattutto quando sei un freelance: partecipa ad eventi di settore, unisciti a forum e community di freelance che possono aiutarti con i loro consigli, scegli i canali giusti per trovare clienti e valorizzare il tuo lavoro.
Articolo a cura di: Riccardo Galvagni