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Costruzione dal Basso: Favorevoli e contrari

Danilo Polito: Allenatore Uefa B e corsista Match Analyst settore tecnico Coverciano.


Nell’ultimo periodo si stanno creando all’interno del dibattito calcistico due vere e proprie fazioni: la prima racchiude i promotori della costruzione cosiddetaa dal basso, etichettati come esteti e a volte presuntuosi, che ad ogni costo devono impostare l’azione di gioco partendo dalla linea di difesa e non optare mai per il lancio lungo; la seconda rappresenta i detrattori di questa idea di gioco, ovvero chi crede che la costruzione dal basso sia solo un rischio inutile, e che pertanto andrebbe evitata, sottolineando negativamente questo aspetto ogni qualvolta una squadra subisca un gol su palla persa in fase di costruzione di gioco, rimpiangendo i tempi in cui la palla andava su e giù per il campo senza troppi ricami.



Il mio intento in questo articolo è quello di dare una spiegazione che sia più oggettiva possibile e che evidenzi quelli che sono i vantaggi o gli svantaggi che la costruzione dal basso può portare alla squadra che la mette in atto.


Alla base c’è il concetto che la costruzione dal basso condiziona i movimenti collettivi e la prima pressione della squadra avversaria. Pertanto il possesso del pallone e il modo in cui viene trasmesso, sono le chiavi per aprire varchi utili a sviluppare il proprio gioco offensivo e avere il comando della partita. L’idea di muovere la palla nella zona arretrata del campo è quella di fare da esca per gli avversari, che attratti dalla palla e quindi dalla possibilità di recuperarla in una zona potenzialmente pericolosa, avanzano ad aggredire gli avversari, perdendo però la disposizione tattica precedente, così da favorire la creazione di spazi alle loro spalle che permettono alla squadra in costruzione di avere più campo libero da sfruttare per fare al meglio la fase offensiva ricercando superiorità numerica e posizionale. Quindi per essere più chiari, in un gioco di contrapposizioni, più il pressing avversario è aggressivo, più la costruzione si sviluppa diretta e con verticalità; meno è intenso il pressing avversario, più la costruzione è lenta e orizzontale. Quindi la stessa squadra può studiare diversi tipi di costruzione dal basso a seconda dell’avversario che va ad affrontare.


Costruzione 2+1 con due appoggi laterali
Costruzione con quadrilatero + 2 appoggi

Inoltre va anche considerato che con il cambio di regolamento sulla rimessa dal fondo, che permette ai difensori di ricevere la palla all’interno dell’area di rigore senza poter essere marcati, è stata ancor di più incentivata la ricerca di questa situazione. Riassumiamo quindi i vantaggi: possibilità di aumentare gli spazi da attaccare, neutralizzazione della pressione avversaria, dominio del pallone e del gioco e, sotto l’aspetto mentale, aumento dell’autostima dei calciatori quando la costruzione viene fatta con esito positivo, rinforzando la fiducia nell’allenatore e nei propri concetto di gioco.


L’Atalanta è tra le squadre che prediligono una costruzione lunga

In contrasto alla costruzione dal basso, c’è chi ritiene che un lancio lungo a dispetto di un’azione manovrata sia un’opzione che permette di compiere un attacco diretto più efficace. Le statistiche dicono che le azioni con lancio lungo producono un numero maggiore di palle perse e creano meno azioni concluse con un tiro in porta rispetto a quelle generate con costruzione dal basso.


Arthur viene fatto ricevere e nonostante la pressione del Benevento di costruire dal basso

Gli svantaggi della costruzione dal basso ovviamente esistono e sono legati alla perdita del pallone in una zona di campo molto pericolosa, in un momento in cui la struttura posizionale della squadra è molto allentata.


Il sostegno del portiere viene ignorato e si cerca un passaggio orizzontale che però risulta lento e viene intercettato
La ricerca di costruzione dal basso ha portato ad una rete subita

Come sempre il ruolo dell’allenatore, nel fare una scelta tra la costruzione dal basso e una costruzione lunga, è quello di mettere sui due piatti della bilancia i vantaggi e gli svantaggi che possono generarsi, ricordando però che vanno proporzionati alle caratteristiche e alle abilità tecniche dei propri calciatori; ad esempio: se un allenatore dispone di calciatori con scarse qualità tecniche e poco dinamismo ma forti fisicamente, la costruzione risulterebbe poco efficace rispetto a una costruzione lunga.


Nella costruzione dal basso del Sassuolo Consigli funge da regista fuori dall’area di rigore

Inoltre sempre nella scelta del tipo di costruzione va considerato l’uso ormai abituale del portiere in fase di palleggio, per molti ritenuto un vantaggio, poiché crea una situazione di superiorità numerica e quindi un problema da risolvere per gli avversari, dovendo scegliere se: attaccare o meno il portiere in possesso del pallone e quindi liberare un possibile passaggio, o lasciare giocare il portiere con maggiore spazio come un vero e proprio regista. Anche qui bisogna stare attenti alle caratteristiche tecniche del portiere, poiché è chiaro che un passaggio errato generi quasi sempre un gol subito e quindi il via al dibattito.


Articolo a cura di: Danilo Polito



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