"Cipolle rotte" (Noi millennial, giovani adulti con la valigia in mano), di Lia Bonfio edito Alise
«L’unica cosa che mi appartiene, ora che mi sono trasferita qui, e che non è ancora in uno scatolone o in una valigia, è la moka. La stessa moka che da sessant’anni fa il caffè buonissimo».

“Cipolle rotte” è il romanzo di esordio della padovana Lia Bonfio. Classe ’90 laureata in Comunicazione all’università degli Studi di Padova e diplomata all’Accademia Teatrale Carlo Goldoni del Teatro stabile del Veneto. Nel 2016 si trasferisce a Doha, capitale del Qatar, dove tutt’ora vive e scrive.
Protagonista del romanzo è Didone Piccardi, una ragazza veneta di trent’anni, una laurea in storia dell’arte e autrice di un programma in un emittente locale, seguito principalmente da persone anziane. Didone ha alle spalle una bellissima famiglia, la mamma Anne insegnate all’università, il padre anch’egli docente universitario, e un fratello Tancredi, che vive all’estero precisamente a Hong Kong, per studio e lavoro.
Ma i veri pezzi forti della sua famiglia sono l’energica e dolce Nonna Italia, e il rocambolesco irlandese Zio Jerry. Durante una cena di lavoro, presso la “Sagra del Raviolo” Didone farà la conoscenza degli autori di un programma molto noto su YouTube, “Cipolle Rotte”, da quell’evento la sua vita seguirà un cambiamento inaspettato...
«Tutti i miei sensi sono in allerta. C’è molto che non capisco ma il tempo stringe, abbiamo solo un quarto d‘ora di tempo prima di correre a casa per farci belli per stasera se tutto va bene nonna sarà già pronta, sarà stata dal parrucchiere a mezzogiorno. Mentre lo zio inizia il pietoso siparietto della trattativa che deduco abbia imparato durante il suo soggiorno in oriente io mi dirigo al reparto abbigliamento e accessori»
Amici lettori, vi assicuro che la lettura di questo esilarante romanzo vi farà fare delle sane e grosse risate!
L’ autrice ha uno stile molto incisivo e divertente, non lascia nulla al caso e persino una banalissima scena, risulta essere descritta con dovizia di particolari.
I protagonisti della storia sono descritti tutti molto bene, altrettanto per i personaggi che fungono “da braccio” nello svolgimento della storia.
È impossibile non simpatizzare per lo Zio Jerry, la mascotte della storia. Un personaggio, positivo, ironico, genuino, e sarà proprio grazie a questa sua ironia genuina e smaliziata, a contribuire ad una iniziativa benefica.
Nonna Italia, invece, rappresenta la nonna d’Italia, la nonna che tutti vorremmo avere accanto. Nonostante la sua veneranda età, e soprattutto, nonostante tutte le sue vicissitudini, il suo personaggio ci trasmette proprio la voglia di fare, di andare avanti, di rialzarci ad ogni caduta perché per ogni porta chiusa ci sarà una nuova porta ad aprirsi.
All’interno del romanzo si parlerà del tema dei giovani millennial, ragazzi con la valigia in mano, pronti a spostarsi in cerca di lavoro. Il tema dei precari, dei neo laureati in cerca di occupazione e i vari momenti di sconforto a cui si va incontro sono argomenti che i nostri protagonisti della storia conoscono molto bene.
Ed inoltre ci sarà un grande segreto che riguarderà la nostra Didone. Lei non riesce a piangere...riuscirà a risolvere questo blocco?
Tra una battuta ed una lezione di vita, i protagonisti della storia si muovono sulla scena trasmettendoci l’amore per la vita ed il prossimo.
E come direbbe Nonna Italia: «Quante cose possono accadere in cinque minuti? Tutto quello che non succede in una vita!».
Articolo a cura di: Gisella Carullo