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Casa de Rinaldi, la gioia del buon cibo napoletano


 

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Casa de Rinaldi è un ristorante, pizzeria e hamburgeria partenopea sito nel Rione Alto di Napoli. A gestione familiare di Salvatore e Rosa de Rinaldi e loro figlio Cristiano, il taglio al nastro del locale è avvenuto nel 2017. Proprio in quell’anno, di fatto, i membri del nucleo familiare hanno deciso unire tutte le competenze maturate dai loro viaggi e dalle loro precedenti esperienze per dare vita ad un locale dove, come dice stesso il loro slogan, si può celebrare la gioia del buon cibo.



La loro mission è quella di tramandare e far degustare ai propri clienti i veri sapori dell’antica tradizione napoletana, facendo l’occhiolino agli abbinamenti e ai nuovi gusti che si fanno spazio nella cucina gourmet. La loro visione del cibo e della ristorazione è una perfetta sintesi tra antico e moderno, tradizione ed innovazione, storia e novità.


La pizzeria


Il forno a legna è il deus ex machina di Casa de Rinaldi, in quanto dalla sua bocca esce quotidianamente il pane che va a servire i tavoli e le pizze. Sono proprio quest’ultime a rappresentare uno dei cavalli di battaglia del locale. Salvatore de Rinaldi, di fatto, è maestro pizzaiolo per l'AVPN (Associazione Verace Pizza Napoletana) ed è sempre impegnato in corsi di formazione per giovani pizzaioli, eventi e per consulenze in giro per il mondo. A seguire le sue orme è stato suo figlio Cristiano, il quale segue con fedeltà le regole tramandate dalla tradizione orale e poi messe per iscritto nel 1984 nel Disciplinare Internazionale della Vera Pizza Napoletana da un gruppo di famosi pizzaioli napoletani che diedero poi vita all'AVPN.


Come già accennato, l’amore e il rispetto verso la tradizione è sempre stato nutrito di concerto con l’interesse e la sperimentazione delle avanguardie gastronomiche. In virtù di ciò, i de Rinaldi hanno proposto alla loro clientela impasti speciali con farine integrali e multi-cereali ad alta idratazione; la farina che adoperano è dei Molini Bongiovanni. Cercano di accontentare i palati di tutti, per tale motivo sperimentano anche i gusti più ricercati e gli impasti più croccanti.

Propongono Farine di tipo 1 e 2 preparate con farina Antiqua 100% macinata a pietra da grani italiani a filiera corta certificata; Farine ai 9 cereali composta da una miscela di farina tipo 2 arricchita con farina di segale integrale, soia in granella, semi di sesamo, fiocchi d’avena, semi di lino, farina di mais, semi di miglio e fiocchi d’orzo; Farine integrali creata in un unico passaggio di macinazione del grano senza alcuna setacciatura, contiene il 100% delle parti del chicco: l’alta percentuale di fibra, di sali minerali e di tutto il suo germe conferiscono al prodotto un gusto deciso, ma non amaro.


Gli impasti vantano una lievitazione naturale con lievito madre a temperatura ambiente per minimo 8 ore per garantire la migliore digeribilità.


Il ristorante


Casa de Rinaldi propone una cucina deliziosamente italiana con influenze della cultura enogastronomica napoletana e dei vari luoghi del Bel Paese visitati da Salvatore, specialmente la Valle d’Aosta. Proprio qui il maestro Salvatore ha potuto toccare con mano e sperimentare tagli e qualità di carni molto pregiate che ha inserito, di seguito, nel menù à la carte di de Rinaldi. Si tratta di Black Angus e Fassone piemontese. Queste prelibatezze nordiche potranno essere accompagnate da del buon vino della cantina privata del ristorante, da birre artigianali e da contorni freschi di verdure. Uno dei punti di forza del ristorante, infatti, è la scelta di usare eccellenze territoriali, prodotti freschi tipicamente campani e di alta qualità a km 0 o provenienti da pregiati fornitori o direttamente da presidi slow food. Tra i loro fornitori spiccano i nomi di Azienda agricola Giolì "pomodorini del Piennolo", Molini BonGiovanni, Selecta "selezioni gourmet" (presidio slow food), Ventricina e Dintorni "salumificio artigianale" (presidio slow food), Lem Carni (presidio slow food), La compagnia della qualità "latte nobile", Giuseppe Montoro "S.Marzano DOP", Azienda o’Munaciello "fiordilatte e provola di Sorrento", Antico frantoio Muraglia (presidio slow food), Azienda Cetarì "conserve ittiche e acciughe di Cetara" (presidio slow food), Selezioni Baladin "la prima birra artigianale italiana" (presidio slow food) ed Olio Di Molfetta Frantoiani.


Ai loro tavoli è possibile trovare anche vari tipi di pasta fresca lavorata in loco o delle colorate, fresche e fantasiose insalatone.


La cantina e la birra di de Rinaldi


Come già accennato prima, ogni pietanza può essere accompagnata da vino o birra di prima scelta. Nella cantina di de Rinaldi, infatti, si possono trovare l’eccellenza dei vini campani e non.


Interessante anche la selezione di birre artigianali creata da Cristiano, sommelier e consulente birraio, e suo padre Salvatore. Padre e figlio, travolti dalla passione e dal desiderio di creare un gusto unico per i propri clienti, hanno dato vita alla loro birra artigianale, la IPA ZONE. Caratteristicamente è molto ferma, amarognola e dal forte retrogusto erbaceo. Ha un profumato aroma floreale ed un sapore intenso e profondo. Proprio per tale motivo ha vinto il "Campionato Italiano Beerfirm 2014". Possibile trovare anche una vasta selezione di birre provenienti dal Belgio, molto amare e dal sentore legnoso grazie ad un riposo di minimo 3 anni in delle botti di quercia.


Il panino artigianale di Cristiano de Rinaldi


Se si desidera degustare la birra IPA ZONE, lo si deve fare dando contemporaneamente un morso al panino di Cristiano de Rinaldi. Le sue mani hanno sapientemente impastato un bun 100% artigianale, la cui ricetta è il frutto di numerosi anni di ricerca e di tentativi di realizzare un panino dalle influenze americane. L’impasto è realizzato con lievito mare e con un blend di farine ed in particolare farina Antiqua Tipo 1, la macinata a pietra di Molini Bongiovanni e vanta una lievitazione di 24h, quindi al morso sarà super digeribile e leggero! Sarà farcito con le carni lavorate in loco e i contorni freschi di stagione.



La coviglia


Tra i dolci più caratteristici del locale spicca la coviglia. Si tratta di un dessert napoletano di origine povera del 1700 a base di crema di uova, panne e limone. Al posto del limone vi aggiungono la liquirizia, la quale regala una freschezza al piatto. Questo piatto tipico rivisitato in chiave contemporanea è la prova di quanto l’unione di tradizione e innovazione sia fondamentale per i proprietari.


Articolo a cura di: Emanuela Francini


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