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5 cortometraggi che vorrai vedere

Il mondo del cinema è molto vasto, si sa. Bene o male, questo abbraccia tutte le persone, ciascuna con il proprio gusto e le proprie preferenze: è molto raro conoscere qualcuno che, almeno una volta nella vita, non si sia sentito attratto o incuriosito da un film. Però, è di gran lunga più difficile trovare qualcuno che sappia apprezzare i cortometraggi animati. Ci sentiremmo ancora dei “cinefili”, se riconoscessimo di avere una limitata o insufficiente cultura in tema dishort films? Qui, una lista di pochi ma imperdibili corti animati, da rigustare o recuperare.



1. Il piccolo Hiawatha: grande classico di casa Disney, prodotto nel 1937. Racconta la storia di Hiawatha, un bambino indigeno che naviga a bordo della sua canoa, su per le cascate di un territorio non ben identificato nell’America del Nord. Deciso a diventare un grande cacciatore, egli porta con sé arco e frecce, con cui insegue e minaccia tutti gli animali che vede. L’incontro con un coniglietto impaurito e tremolante cambierà la sua visione della vita, ma cosa accadrà quando Hiawatha stesso si troverà faccia a faccia con un grande orso inferocito? Un cortometraggio di una semplicità disarmante ma dal messaggio immediato, colori tenui e poche battute. Nove minuti di pura bellezza per noi, nostalgici DOC.


2. Parzialmente nuvoloso (Disney-Pixar, 2009): ci troviamo di fronte a una bella storia di amicizia, che ruota attorno all’eterna leggenda dei bambini portati in volo dalle cicogne. Questa volta, però, sono le nuvole a creare i piccolini: mentre tutte quelle che abitano il cielo danno vita a bambini ridenti e paffutelli (nel peggiore dei casi, a pulcini e cagnolini), la nuvola Gus “impasta” solo cuccioli di coccodrillo, ariete e porcospino. Questi danno non poco filo da torcere alla sua fidata cicogna Peck che, dopo ogni consegna, è sempre più deperita, stanca e stralunata. Fino al giorno in cui…


3. Lava: nasce dalla collaborazione Disney – Pixar, nel 2014, e appare per la prima volta nelle sale italiane in apertura del film d’animazione “Inside out”. Il successo è assicurato: la canzone che accompagna tutta la vicenda è semplice e piacevole da ascoltare, i colori sono brillanti e l’ambientazione ricorda molto quella di “Oceania”, che uscirà nel 2016. Mi è piaciuto l’escamotage del titolo: la pronuncia inglese del termine italiano “lava” ricorda molto la parola “love” o anche “lover”, rispettivamente “amore” e “innamorato”. Questo cortometraggio, infatti, ci presenta la storia d’amore fra due vulcani che, dopo milioni di anni trascorsi ad ascoltare la voce dell’altro a fasi alterne senza mai conoscersi, finalmente possono congiungersi ed essere felici. A riprova che l’amore, prima o poi, arriva.


4. Principe(ssa): nuovo cortometraggio firmato Disney Launchpad, uscito nel 2021, ci insegna quanto l’estremizzazione degli stereotipi di genere possa essere dannosa e infettiva. I protagonisti sono due bambini di prima e seconda elementare, Gabriel e Robert, dai gusti molto diversi fra loro. Il primo frequenta lezioni di danza classica, ama il colore rosa e gioca con le bambole; il secondo gioca a basket, ha le ginocchia sbucciate e gli unici colori che indossa sono il grigio, il bianco e il blu. I due stringono subito una forte amicizia, ma questa è vista con sospetto dal padre di Rob, che va a chiedere spiegazioni ai genitori di Gabriel argomentando sulla presunta femminilità del loro figlio. Siamo nuovamente i testimoni di un dibattito sociale mai del tutto risolto.


5. 22 contro la Terra (Disney – Pixar, 2021): 22 è una delle tante anime che quotidianamente, dopo aver trovato “l’ispirazione” partono alla volta del pianeta Terra. Questo piccolo personaggio ha visto andar via tutte le anime sue amiche, per questo decide di reclutarne delle nuove e di inserirle in un programma di resistenza contro la Terra chiamata “Apocalisse”. Questo ha lo scopo di rubare ogni elemento che possa ispirare dei sentimenti alle anime e attrarle inevitabilmente verso il pianeta tanto odiato. “Forse, un giorno, 22 raggiungerà la Terra e capirà il senso della vita” – dice la sorvegliante delle piccole anime, al suo compagno – “…siamo tutti qui con lo scopo di andare…”. La conclusione vi lascerà a bocca aperta, proprio come le battute ironiche e pungenti che, come le briciole di pane di Pollicino, vengono lasciate di tanto in tanto nel corso della vicenda.


Articolo a cura di: Benedetta Pitocco

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